Nuovo presidente e nuovo CdA per l’Istituto Trentodoc

trentodoc presidente
Stefano Fambri, neo presidente di Trentodoc
Stefano Fambri di Nosio (Gruppo Mezzacorona) subentra a Enrico Zanoni

Stefano Fambri, direttore di Nosio – realtà che gestisce la commercializzazione dei prodotti del Gruppo Mezzacorona in oltre 60 Paesi nel mondo - è il nuovo presidente dell’Istituto Trentodoc. Subentra a Enrico Zanoni, che lo ha presieduto per 12 anni e 4 mandati.

Fambri è stato eletto all’unanimità dai 64 soci presenti all’assemblea, su 67 case spumantistiche aderenti all’Istituto, nato 40 anni orsono. Scopo dell’Istituto è quello di promuovere il marchio Trentodoc sia in Italia che all’estero.

Oltre al nuovo presidente, l’assemblea ha eletto anche il nuovo consiglio di amministrazione, del quale fanno parte

  • Roberta Giuriali,
  • Lucia Letrari,
  • Martina Togn,
  • Andrea Buccella,
  • Matteo Lunelli,
  • Elio Pisoni,
  • Federico Simoni
  • e il presidente uscente Enrico Zanoni.

Agire nell’interesse di tutti

«Ringrazio gli associati per la fiducia che mi hanno accordato», ha affermato Fambri commentando la nomina. «Sarà per me un onore da presidente rappresentare l’Istituto, agendo nell’interesse di tutti. Senza dubbio, insieme al CdA proseguiremo nel segno della continuità rispetto a quanto fatto finora, con lo scopo di consolidare la crescita e il successo fin qui raggiunti, valorizzando ulteriormente l’eccellenza delle nostre bollicine di montagna. I numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti in questi anni confermano il percorso virtuoso intrapreso in passato. Inoltre, un’attenzione particolare verrà posta al contesto in cui ci troviamo ad operare: il generalizzato aumento dei prezzi e la riduzione del potere d’acquisto dei consumatori rappresentano un’ulteriore sfida da affrontare nel prossimo futuro».

Nel solco tracciato

«Il momento che l’Istituto sta vivendo – ha proseguito Fambri - è positivo. Siamo soddisfatti della notorietà, dell’immagine in forte crescita e dell’affermazione del Trento Doc sul mercato nazionale, ma anche su quello internazionale, oltre che per i riconoscimenti ricevuti, che premiano il livello raggiunto dai nostri prodotti. La sfida ora è quella di proseguire nel segno della continuità: come presidente voglio lavorare nel solco già tracciato negli ultimi anni, promuovendo la notorietà, l’immagine e il marchio».

Dal canto suo Enrico Zanoni ha dichiarato: «È stato per me un onore e un piacere presiedere l’Istituto per 12 anni, nei quali il percorso è stato importante e significativo. Dotare l’Istituto di un budget, costituito dal finanziamento degli associati unitamente alle risorse a disposizione per la promozione del marchio, ci ha permesso di implementare una struttura organizzativa tuttora guidata da Sabrina Schench, supportata dal suo team di collaboratori. Ingredienti fondamentali sono stati la stabilità e la coesione del CdA, che ha ben rappresentato tutte le anime del Trentodoc e ci ha portati a ottenere risultati di cui possiamo essere fieri. Sono certo, ha concluso Zanoni, che il nuovo presidente e il nuovo CdA sapranno continuare l’opera di costante affermazione della produzione spumantistica a marchio Trentodoc».

I numeri del Trentodoc

1396 ettari di vigneti sono dedicati alla produzione del Trentodoc, impiantati a Chardonnay, il Pinot Nero, Pinot Bianco e Meunier. 67 sono le case spumantistiche oggi aderenti all’Istituto Trentodoc, che nel 2022 (ultimo dato disponibile) hanno commercializzato 13 milioni di bottiglie. In pratica, nell’arco di pochi anni le bottiglie vendute sono pressoché raddoppiate.

Nuovo presidente e nuovo CdA per l’Istituto Trentodoc - Ultima modifica: 2024-02-27T15:13:45+01:00 da Barbara Gamberini

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