Matilde Poggi presidente dei vignaioli europei

Matilde Poggi
La presidente di Fivi diventa la prima italiana a rappresentare i viticoltori & vinificatori di tutta Europa. Subentra al francese Thomas Montagne alla guida della Confédération Européenne des Vignerons Indépendants (Cevi)

Matilde Poggi è la nuova Presidente della Cevi (Confédération Européenne des Vignerons Indépendants), l’organizzazione che riunisce e rappresenta i Vignaioli indipendenti europei, facendosi portavoce davanti alle istituzioni comunitarie delle istanze delle Federazioni che ne fanno parte.

Un’associazione in crescita

Dopo sei anni come vicepresidente Matilde Poggi, Presidente in carica della FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, succede al francese Thomas Montagne che l’ha guidata dal 2011. Attualmente fanno parte di CEVI le associazioni di Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Svizzera, Ungheria, Slovenia, Belgio, Grecia, Montenegro e Bulgaria, per un totale di circa 12.000 Vignaioli. È la prima volta che l’Italia è alla guida di un’associazione tanto importante, l’unica che porta la voce dei Vignaioli Indipendenti in Europa, luogo dove vengono prese tutte le decisioni che riguardano le politiche agricole.

La dichiarazione di Poggi

Matilde Poggi nella cantina della sua azienda Le Fraghe

«Ringrazio i Vignaioli europei per la fiducia – commenta la neo presidente– e un grazie particolare a Montagne per avermi voluto come vicepresidente sei anni fa: lavorerò sul solco già tracciato da lui. Per CEVI è un momento importante e dare la presidenza all’Italia rafforza la natura europea della Confederazione. Tante sono le sfide che ci aspettano, in primis la difesa del frutto del nostro lavoro, il vino, prodotto agricolo con una valenza culturale da sempre al centro della dieta mediterranea».

I Vignaioli Indipendenti hanno un ruolo cruciale e centrale nella filiera e nella tutela del territorio. Nelle politiche agricole europee si deve tenere sempre più conto delle tante famiglie di Vignaioli che, partendo dalle loro vigne, arrivano a vendere le proprie bottiglie, spesso ai vertici qualitativi delle loro denominazioni.

«Per noi Vignaioli Indipendenti – prosegue Poggi – il rapporto diretto con i consumatori è una delle priorità. Lavoreremo dunque per poter avere una vera armonizzazione delle regole per la libera circolazione delle bottiglie di vino all’interno dell’Unione Europea anche per quanto riguarda le vendite a privati. Grande sarà il nostro impegno anche per la semplificazione burocratica che, seppur in modo diverso da Paese a Paese, incide in modo troppo gravoso sul lavoro di tutti i Vignaioli europei».


Cos'è Fivi

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta". Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 95 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,8 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 330 milioni di euro. I 13.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.

Matilde Poggi presidente dei vignaioli europei - Ultima modifica: 2021-07-08T21:06:28+02:00 da Lorenzo Tosi

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