Luigi Moio è il nuovo presidente dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin. L’elezione è avvenuta oggi all’assemblea generale che si è tenuta a Parigi in forma mista, con presenze contingentate e parte dei delegati collegati da remoto. Lo sfidante australiano Tony Battaglene ha ritirato la propria candidatura dopo una prima votazione che lo ha visto in netto svantaggio con Moio già molto vicino al quorum richiesto.
Un raro esempio di docente e produttore
Moio, professore ordinario di enologia nel Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, consulente e produttore con la cantina Quintodecimo, in Irpinia, era già vicepresidente dell’Oiv. Un riconoscimento importante per l’Italia del vino e per il professor Luigi Moio, considerato una delle massime autorità nel mondo della ricerca e della scienza applicata al vino, e già, tra le altre cose, Accademico dei Georgofili e dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, autore di numerose pubblicazioni tra cui “Il Respiro del Vino”, diventato in pochi anni uno dei testi di riferimento mondiale sul tema degli aromi.
Un riconoscimento per il made in Italy
Immediate le congratulazioni espresse dal presidente di Uiv, Ernesto Abbona a cui si uniscono quelle della nostra rivista: «Con la grande esperienza del professor Moio, il vino italiano assume la guida di questa importante organizzazione intergovernativa e tecnico-scientifica».
«Si tratta di un riconoscimento rilevante per il nostro settore soprattutto in questa fase declinata contemporaneamente al rilancio del prodotto tricolore sui mercati, da quello nazionale a quelli esteri, e al cambiamento con le nuove sfide da affrontare, a partire da quella della sostenibilità».
L’identikit del nuovo presidente
- Luigi Moio è professore ordinario di enologia presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
- Dopo la laurea in Scienze Agrarie e un dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Alimentari, si è specializzato al Laboratoire de Recherches sur les Arômes dell’Institut National de La Recherches Agronomique di Dijon, in Borgogna, dove ha lavorato per 4 anni.
- Nominato nel 1998 esperto scientifico per il Ministero delle Politiche Agricole per la commissione Enologia presso l’OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) con sede a Parigi, nel 2015 ne è stato eletto Presidente.
- Accademico dei Georgofili e dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, è presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia e del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Enologiche dell’Università degli Studi di Napoli oltre ad essere responsabile della Sezione di Scienza della Vigna e del Vino e membro del Consiglio Scientifico della Scuola di Dottorato in Scienze Agrarie e Agroalimentari della medesima Università.
- Da più di 25 anni si occupa degli aspetti sensoriali, biochimici e tecnologici dell’aroma del vino, prestando particolare attenzione agli aspetti tecnologici di base rivolti ad esaltare e preservare l’originalità varietale del vino.
- È autore e co-autore di 250 pubblicazioni scientifiche ed è considerato uno dei maggiori esperti italiani del settore enologico;
- i suoi studi hanno contribuito in maniera determinante al recupero ed alla valorizzazione di numerosi vitigni autoctoni del Mezzogiorno.