Recuperare il passato senza relativizzare la storia

Assegnato il XXXIII Premio Masi

Firmata la storica botte di Amarone che rappresenta il Premio

Andrea Bocelli, Svetlana Alexievich, Umberto Contarello, Mario Isnenghi e l’Associazione Ville Venete nella persona del suo presidente Alberto Passi hanno firmato lo scorso 27 settembre 2014 la storica Botte di Amarone che da 33 anni rappresenta il Premio Masi. Organizzato dalla Fondazione Masi, il riconoscimento celebra l’universalità e la contaminazione dei valori delle Venezie declinati nelle arti e nei mestieri. Musica, letteratura, sceneggiatura, storia ed anche viticoltura sono gli ambiti di azione di questa 33^ edizione del Premio Masi che, raggiunta la sua piena maturità, rivela anche quest’anno la grande versatilità delle tre le sezioni del Premio assegnato oggi: Premio Internazionale Civiltà del Vino (Bocelli); Premio Internazionale Grosso d’Oro Veneziano (Alexievich) e Premio Civiltà Veneta (Contarello, Isnenghi e Associazione Ville Venete). Recuperare il passato senza relativizzare la storia, ripulendola da ideologie distorte e falsi miti del potere e dell’imperialismo; ritornare all’autenticità dei valori dei popoli e della bellezza; sostenere con determinazione il processo di dialogo internazionale in un momento di forte tensione. Sono questi i cardini  fondamentali che, secondo i premiati presenti oggi alla conferenza stampa, possono riaprire la porta ad un futuro all’insegna della positività. In questo la cultura, che per sua natura varca costantemente e irrinunciabilmente i confini geografici, gioca un ruolo essenziale nel disegnare una nuova possibile armonia tra i popoli in grado di dare anche un rinnovato vigore economico. “Il Premio Masi dimostra sempre di più la sua anima glocal – ha affermato Sandro Boscaini, vice presidente della Fondazione Masi e presidente di Masi Agricola – rendendo tangibile la trasposizione dei valori delle Venezie in chiave universale, al di là delle appartenenze geografiche e culturali. In questi anni il Premio Masi – ha concluso Boscaini – non solo ha lasciato una traccia ma ha segnato anche un nuovo percorso in cui le diverse discipline dei protagonisti interagiscono intimamente dando voce al cambiamento senza mai dimenticare le proprie radici”.

Assegnato il XXXIII Premio Masi - Ultima modifica: 2014-09-29T09:34:23+02:00 da Redazione

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