Bioenologia 2.0: le precipitazioni tartariche non sono più un cruccio

La stabilità tartarica è un problema che si ripresenta ogni anno in cantina. Per affrontarlo e sconfiggerlo è necessario imporre un metodo d’attacco serio e risoluto e nello stesso tempo rispettoso della qualità del vino. Insomma pugno d’acciaio e guanto di velluto insieme. Impossibile? No, con Retinex di Bioenologia 2.0. Un prodotto che garantisce la stabilità dei vini per oltre 20 anni, grazie alla sua miscela di polisaccaridi, mannoproteine ed etere carbossimetilico della cellulosa. Grazie a uno “storico” ultradecennale, Retinex è in grado di assicurare, nel tempo, vini di qualità (per struttura e sapidità). È indicato sia per vini bianchi che rossi.

Permette di avere tenori di anidride solforosa più bassi e di ridurre i costi di produzione, evitando l’utilizzo in cantina di dispendiose attrezzature per la refrigerazione. Se usato prima che i vini rossi siano trasferiti in botte, le manterrà pulite, visto che il tartrato non aderirà alle pareti.

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Bioenologia 2.0: le precipitazioni tartariche non sono più un cruccio - Ultima modifica: 2021-11-08T09:47:43+01:00 da Paola Pagani

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