L'apertura di un tavolo "Filiera della Socialità" con misure uniformi sul territorio nazionale, la semplificazione amministrativa e di carattere fiscale, il sostegno all'export, la cultura del bere, lo sviluppo di infrastrutture di rete.
Le proposte di Federvini
Sono le misure per il rilancio del settore, che Federvini ha proposto alle istituzioni italiane e ai suoi rappresentati in Europa, oggi dall'Assemblea Generale di Federvini, l'associazione confindustriale dei produttori di vini, spiriti e aceti.
Proposte definite dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, nel suo messaggio inviato a sostegno al settore, serie e importanti al termine del periodo difficile vissuto a causa dell'emergenza Covid e che il ministro, ha detto, esaminerà con attenzione insieme alla struttura tecnica del Mipaaf.
Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha invece sottolineato quanto il settore del turismo e quello enogastronomico siano interconnessi. Per il rilancio del turismo, l'enogastronomia rappresenta un enorme potenziale, anche per la priorità del Ministero di far tornare i turisti stranieri in Italia, la cui mancanza lo scorso hanno è costata oltre 27 miliardi di euro.
Agevolare gli esercizi pubblici
L'impatto determinato dalle chiusure dimostra quanto esercizi pubblici, ospitalità e turismo siano centrali per intere filiere produttive. Il tema, secondo Federvini, va affrontato in maniera unitaria e coordinata, per questo l'associazione, chiede l'apertura di un tavolo "Filiera della Socialità" con misure uniformi sul territorio nazionale.
Ad esempio estendendo l'uso del suolo pubblico per agevolare i ristoratori nell'accoglienza all'aperto. Necessarie poi, misure su semplificazione amministrativa e fiscale. Sono innumerevoli gli adempimenti e le competenze amministrative a cui il settore è assoggettato e che andrebbero ridotti, a partire dall'abolizione del contrassegno fiscale per gli spiriti, strumento obsoleto e ormai del tutto inutile. L'associazione sollecita inoltre interventi fiscali quali la rimodulazione mirata dell'aliquota IVA.
Difendere l’export
Sull'export, il sostegno si deve tradurre sempre più nella difesa degli spazi commerciali, insidiati da tendenze proibizionistiche o dalla costruzione di barriere immateriali di carattere normativo.
E' il caso dei dazi, come quelli che da più di un anno ostacolano le relazioni tra Unione Europea e Stati Uniti e che hanno comportato ingenti perdite. Importanti, infine, le iniziative tese a sviluppare l'educazione del consumatore.
Le pulsioni proibizionistiche
A livello europeo, sottolinea l'associazione, il dibattito è sempre più spesso è guidato da pulsioni proibizionistiche e demonizzatrici che l'Italia dovrebbe respingere nettamente, quali la minaccia di "health warning" sulle nostre etichette, le possibili restrizioni alla promozione e valorizzazione dei nostri prodotti, la spada di Damocle dell'uso dell'arma fiscale per fini cosiddetti "salutistici". E' necessario, conclude, che su questi temi il sistema Paese risponda compatto.
La nuova presidente è Micaela Pallini
Micaela Pallini è la nuova Presidente di Federvini. Già Presidente del Gruppo Spiriti, la Pallini succede a Sandro Boscaini (Masi Agricola) che ha guidato l’associazione per due mandati, dal 2014. Alla vicepresidenza della Federazione invece sono stati nominati Piero Mastroberardino ed Aldo Davoli del Gruppo Campari.
Sono stati inoltre nominati i vertici dei consigli di gruppo. Gruppo Vino: Presidente Albiera Antinori (Marchesi Antinori), Vicepresidenti Piernicola Leone De Castris (Leone De Castris) ed Ettore Nicoletto (Bertani).
Gruppo Spiriti: Presidente Giuseppe D’Avino (Strega Alberti Benevento), Vicepresidenti Mauro Balestrini (Diageo) e Leonardo Vena (Lucano 1894).
Gruppo Aceti: Presidente Giacomo Ponti (Ponti), Vicepresidente Sabrina Federzoni (Monari Federzoni).