Sessant’anni di Terre Cevico.
Il grande gruppo cooperativo romagnolo li ha festeggiati nel corso dell’ultima edizione del Vinitaly. «Dal 1963 – ricorda Marco Nannetti, presidente di Terre Cevico, citando il claim aziendale – coltiviamo un futuro sostenibile, guidati dal nostro DNA di cooperatori e viticoltori».
Ma è già nel presente di Terre Cevico che sostenibilità ambientale, etica ed economica sono azioni concrete che guidano la quotidianità di oltre 5mila famiglie di viticoltori soci.
Le cifre
Il gruppo è attivo sui mercati nazionali ed internazionali con una produzione di 118 milioni di bottiglie all’anno e 1.100 referenze commerciali. Negli stabilimenti a Lugo e Forlì trasforma ogni anno più di 120mila tonnellate di uva. Nel fatturato aggregato — che nel 2021 ha sfiorato i 190 milioni di euro — l’export vale ormai per il 40%.
I brand
Nell’edizione numero 55 del Vinitaly sono stati promossi i numerosi marchi e aziende controllate del gruppo come Braschi, Bolè, Le Rocche Malatestiane, Medici Ermete, Montresor Heritage, Orion Wines, Romandiola, Tenuta Masselina. I vini cooperativi sono stati inoltre i protagonisti nell’enoteca dell’Alleanza delle Cooperative Italiane in piazza dei Signori a Verona. Una gamma sempre più articolata che si caratterizza per il tratto comune dell’attenzione per l’innovazione, la qualità e la sostenibilità.
Gli obiettivi
L’andamento della kermesse veronese è stato positivo, con un copioso afflusso di acquirenti dall’estero e un notevole interesse per tutte le linee di prodotto. Il calo dei consumi nella grande distribuzione organizzata è compensato dal traino del settore della ristorazione e dall’export. I gusti, però, come è emerso dagli appuntamenti dell’Alleanza delle Cooperative, continuano a mutare di paese in paese: occorre quindi evolvere la propria offerta.