Gravi ritardi nella promozione del vino italiano all’estero

L'allarme arriva dall'Unione Italiana Vini, preoccupata anche alla luce della particolare congiuntura di mercato, con prezzi dello sfuso in discesa e mercati importanti in fase di rallentamento

L'utilizzo dei finanziamenti europei risulta al momento rallentata in Italia dalle procedure adottate dal Ministero dell’Agricoltura, con i conseguenti svantaggi competitivi

L'Unione Italiana Vini denuncia ritardi nella promozione del vino italiano all'estero.
Il riferimento è ai finanziamenti assegnati dall'Ue attraverso i quali i produttori possono attivare azioni promozionali sui mercati esteri o organizzare iniziative per ospitare, attrarre e legare compratori.
L'utilizzo di questi fondi, però, al momento è rallentata in Italia a causa delle procedure adottate dal Ministero dell’Agricoltura.

La Francia avanti di due mesi rispetto all'Italia

I bandi per l’assegnazione di questi fondi, viene evidenziato dall'Uiv, in Francia sono pubblicati da quasi due mesi, mentre in Italia dovrebbero esserlo solo in questi giorni.
Troppo tardi, si sostiene, visto che poi i programmi di promozione dovranno partire entro il 16 ottobre.
Da qui l'allarme, visto peraltro la stagnazione delle vendite e una certa sovraproduzione di vini, tanto che le giacenze hanno superato il 5%.

Sotto pressione il prezzo dello sfuso

Una situazione – evidenziano dall'Unione italiana vini – che comincia a riverberarsi sui prezzi dello sfuso, in discesa soprattutto al Sud, con la Germania che sta acquistando in regime di low cost”.
Faticano alcuni mercati importanti quali Gran Bretagna, Canada, Giappone e Cina: Problemi anche per la vendita degli spumanti.
A livello di giacenze crescono soprattutto quelle dei vini a denominazione di origine protetta che sono stati appunto quelli che l’anno scorso hanno venduto meno sui mercati esteri.

Svantaggi competitivi in una fase delicata del mercato

Unione Italiana Vini ha indicato come una possibile via d’uscita da questa stagnazione quella di aprire ai vini dealcolati, già autorizzati a livello comunitario ma che in Italia risultano ancora fortemente limitati dal testo unico sul vino.
Con la sua presa di posizione, il presidente di Uiv, Umberto Frescobaldi, ha richiamato l'attenzione su ritardi che stanno generando svantaggi competitivi che potranno essere pesanti in un momento di mercato delicato come questo.

Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni

Nel frattempo in sede di Conferenza Stato-Regioni è stato raggiunto l'accordo sullo schema di decreto per le modalità attuative della "Promozione sui mercati dei Paesi terzi dell'Ocm vino".
L'intesa è arrivata con specifiche raccomandazioni e richieste, tra cui quella di attivare da parte del Masaf i lavori per la predisposizione dell'avviso nazionale.

Due progetti nei bandi regionali anzichè uno

Tra le richieste anche quella di prevedere l'opportunità della partecipazione di almeno due progetti nei bandi regionali, anziché uno, come attualmente previsto e di prevedere dei tempi congrui per le istruttorie delle amministrazioni regionali.
Per i progetti multiregionali l'accordo chiede di esplicitare che si tratta di opzione da parte di ciascuna Regione.

Gravi ritardi nella promozione del vino italiano all’estero - Ultima modifica: 2023-06-25T10:58:01+02:00 da Gilberto Santucci

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome