Unire le forze fra produttori e assaggiatori Anag per promuovere sempre di più la grappa come distillato sostenibile ed esempio di economia circolare per avvicinarlo in maniera crescente al mondo femminile, un segmento in forte crescita nel settore degli spirits in termini di produttrici e consumatrici. È quanto emerso, in sintesi, dalla tavola rotonda “Come cambia la comunicazione della grappa tra sostenibilità e nuove seduzioni”, organizzata in occasione di Vinitaly dalle Donne della Grappa Anag negli spazi istituzionali della Regione Piemonte.
Un prodotto sempre più "al femminile"
L’appuntamento, presenziato dalla presidente nazionale Anag Paola Soldi e moderato dalla coordinatrice delle Donne della Grappa Anag Annamaria De Luca, è stato impreziosito dagli interventi delle distillatrici Elena Borra (Distilleria Vieux Moulin) e Priscilla Occhipinti (Nannoni Grappe), del presidente del Consorzio Nazionale Grappa Nuccio Caffo e dell’esperto spirits & mixology Leonardo Pinto. Un messaggio speciale è arrivato da Anna Maugeri Russo (Distilleria dell’Etna dei F.lli Russo), impossibilitata alla partecipazione per un imprevisto.
“Il racconto appassionato del lavoro in distilleria da parte delle tre distillatrici Elena Borra, Priscilla Occhipinti e Anna Maugeri Russo - ha detto Annamaria De Luca - ha consolidato l’importanza di un approccio sempre più consapevole alla grappa per valorizzare la sua tradizione, i suoi aromi e i suoi profumi, che la rendono unica e variegata in tutta Italia. A questo si unisce la crescita negli anni della qualità di questo distillato, che oggi si propone come un prodotto sempre più morbido, elegante e capace di conquistare in maniera crescente il mondo femminile trovando i modi migliori per comunicarla”.
Il distillato sostenibile per eccellenza
La grappa “sempre più donna” è stata messa in evidenza anche da Nuccio Caffo, presidente del Consorzio Nazionale Grappa, che ha dato importanza al lavoro delle Donne della Grappa ANAG per valorizzare l’impegno delle produttrici e l’apprezzamento delle consumatrici verso il distillato di bandiera, al centro di un momento di rilancio sul mercato nazionale e internazionale. Caffo ha evidenziato anche che “la grappa è il ‘distillato sostenibile’ per eccellenza, dal momento che la sua produzione dalla distillazione delle vinacce, principale sottoprodotto della produzione del vino, si inserisce perfettamente nel ciclo produttivo che promuove la sostenibilità del settore vitivinicolo. In questo contesto, diventa importante rafforzare la sinergia fra produttori e assaggiatori per favorire una conoscenza sempre più forte e consapevole della Grappa e del patrimonio culturale che si porta dietro da secoli, facendola emergere ancora di più nel mondo degli spirits”.
Una comunicazione mirata
Un obiettivo, quest’ultimo, condiviso anche da Leonardo Pinto, fra i maggiori esperti di rum e distillati. Pinto ha approfondito il tema della comunicazione e l’importanza della mixology per promuovere, verso un pubblico sempre più ampio, un approccio consapevole alla grappa e al suo consumo.