Via alla distillazione di crisi ma il sostegno rimane basso

Teresa Bellanova e Luca Rigotti
Cinquanta milioni di euro per la distillazione di crisi del settore vitivinicolo. L’intesa alla Conferenza Stato- Regioni sancisce il via libera al decreto Mipaaf. Soddisfatta la ministra Bellanova, molto meno il coordinatore del settore vino di Alleanza delle cooperative Luca Rigotti: il sostegno pari a 2,75 euro per % Vol/hl alcool è lontano da quello concesso in Spagna e soprattutto Francia

Via libera alla distillazione di crisi dalla conferenza Stato-Regioni.

L’incentivo fissato dal Governo continua però a suscitare la perplessità della filiera vitivinicola, che lo ritiene insufficiente e molto più basso rispetto alle analoghe azioni intraprese in Spagna e soprattutto Francia, ma andiamo con ordine.

Contro la crisi economica post Covid19

La misura, in deroga al Piano nazionale di settore, è stata prevista dal Regolamento comunitario dello scorso 30 aprile al fine di fronteggiare la crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19.

Ne abbiamo scritto su VVQ:

nell'editoriale del numero 3 "Lo spettro del ritorno dell'era dell'alambicco"

in quello del numero 4 "2019 e 2020, millesimi storici rari" 

Il ritorno di questa storica misura, un tempo una delle più gettonate all’interno dell'Organizzazione comune di mercato del vino, ha quest’anno il duplice obiettivo di ridurre le giacenze di prodotto e contribuire all'approvvigionamento di alcol etilico, da destinare prevalentemente alla produzione di disinfettanti.

Fa parte del pacchetto di misure per consentire alla filiera vino di reagire alle conseguenze economiche dell’emergenza Covid 19, ma non è inserita del Decreto Rilancio. Il Mipaaf ha prodotto un apposito decreto, approvato oggi dalla Conferenza che assegna per la campagna 2019/2020, a cui viene assegnata una dotazione di 50 milioni di euro.

La rimodulazione del Piano nazionale di sostegno

Una cifra ricavata dalla rimodulazione dei fondi disponibili per il Piano nazionale del settore vitivinicolo, assegnando alla distillazione di crisi parte dei fondi inizialmente destinati al finanziamento della misura delle distillazione dei sottoprodotti, per un importo di 10 milioni di euro, parte di quelli relativi al pagamento dei saldi della misura della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi e delle economie realizzatesi nella misura, per un importo di 18 milioni di euro. A ciò si aggiungono 22 milioni di euro derivanti da probabili economie di spesa che si realizzeranno nel corso dell’esercizio finanziario 2019-2020.  dai risparmi sui fondi comunitari dell’Ocm. La distillazione di crisi è riservata solo al vino comune.

Il commento di Bellanova e L’Abbate

«Con il via libera del Decreto – commenta la Ministra delle Politiche agricole, Teresa

Teresa Bellanova, ministro delle Poltiiche agricole

Bellanova - rafforziamo le risposte al settore vitivinicolo e quell'eccellenza fortemente colpita dalla crisi del blocco del canale Ho.re.ca. Provvedimenti condivisi con il settore e con le Regioni attraverso un confronto serrato».

«Siamo certi che con politiche di sostegno e di rilancio – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – potremo riconquistare il posto che il vino italiano merita nel palcoscenico mondiale».

Il sostegno rimane quello

L’aiuto che verrà assegnato ai produttori da Agea è pari a 2,75 euro per % Vol/hl alcool e sarà concesso attraverso la stipula di un massimo di 2 contratti di distillazione per i volumi di vino comune giacenti in cantina per la produzione di alcol per usi industriali, farmaceutici e per la produzione di disinfettanti o energetici, purché abbia una gradazione alcolica minima di 10° vol.

Una cifra lontana dalle richieste della filiera vitivinicola. Nei giorni scorsi infatti l’Alleanza delle Cooperative aveva inviato una lettera alla Ministra Bellanova per chiedere un importo più alto.

Ignorata la richiesta dell’Alleanza delle Cooperative

«Abbiamo scritto una lettera alla ministra– ha spiegato il Coordinatore Vino dell’Alleanza

Il presidente Luca Rigotti

cooperative, Luca Rigotti – perché eravamo preoccupati sia rispetto ai ritardi nell’attivazione della misura sia, soprattutto, rispetto al valore dell’aiuto per la distillazione».

L’ aiuto pari a 0,275 euro al litro è infatti giudicato troppo basso rispetto agli attuali valori di mercato. «Oltre a non remunerare equamente il prodotto, e dunque a rendere poco appetibile la misura, tale quotazione avrà certamente l’effetto di svilire l’intero mercato dei vini senza Denominazione di Origine, e forse non solo quelli». Gli importi pagati dai nostri competitor sono infatti decisamente superiori: in Spagna è pari a 0,3 euro al litro, mentre in Francia il premio è addirittura di 0,58 euro/litro.

Via alla distillazione di crisi ma il sostegno rimane basso - Ultima modifica: 2020-06-18T19:07:40+02:00 da Lorenzo Tosi

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