Federdoc e Valoritalia hanno siglato un accordo con Unicredit per attivare il pegno rotativo e sostenere le aziende vitivinicole che a causa del calo dei consumi dovuto alla pandemia da coronavirus si trovano con molte giacenze di vino in cantina.
L'istituto di credito guidato da Andrea Orcel metterà a disposizione finanziamenti con il sistema del pegno rotativo su prodotti vitivinicoli Doc, Docg e Igt. Si tratta di una soluzione di finanziamento innovativa che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito a breve e medio termine o per l’emissione di minibond che la banca si impegna a sottoscrivere anche tramite la forma dei Basket Bond di Filiera (portafoglio di minibond emessi contestualmente da diverse società appartenenti al medesimo settore produttivo).
Liquidità immediata e il vino resta in cantina
Duplice il vantaggio per i produttori. Potranno infatti incassare subito il credito in base ai valori di mercato del vino Doc, Docg e Igt in giacenza e stoccare il vino nel rispetto del processo di invecchiamento, mantenendo inalterata la disponibilità e il valore del prodotto custodito in cantina che diventerà commercializzabile a 12, 18, 24 mesi o addirittura a distanza di molti più anni, come avviene per i vini più pregiati.
L’iniziativa si affianca al primo Basket Bond di filiera, il programma da 200 milioni di euro che Cassa Depositi e Prestiti e UniCredit hanno lanciato nelle scorse settimane per finanziare i piani di sviluppo delle imprese appartenenti alle filiere strategiche dell’economia italiana, con prima tranche per il settore vitivinicolo.
«L’accordo siglato oggi – affermano Andrea Casini e Remo Taricani, entrambi ceo di Commercial banking Italy di Unicredit – mira a fornire un sostegno alle imprese della filiera del vino colpite dalla riduzione dei consumi del canale horeca, che da solo contribuisce per il 42% alla vendita dei vini sul mercato nazionale, e della minore capacità di spesa delle famiglie. Si tratta di una innovativa forma di finanziamento che permette la valorizzazione delle scorte convertendole in garanzie finalizzate all’ottenimento di nuove linee di credito utili allo sviluppo delle imprese vitivinicole».
Una rete che copre il 70% delle produzioni certificate italiane
L’iniziativa di è realizzata in collaborazione con Valoritalia, che è responsabile dell’attività di controllo di più del 70% delle produzioni italiane Doc e Docg ed è dislocata su tutto il territorio nazionale con oltre 30 sedi e Federdoc (Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni di origine). UniCredit procederà inoltre alla definizione di specifici accordi territoriali che saranno formalizzati con i singoli Consorzi di Tutela interessati.
«Il pegno rotativo agevola le imprese che producono vini a denominazioni d’origine sostenendo la qualità, asset principale per essere competitivi a livello nazionale e internazionale – ha commentato il presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro –. Insieme a Unicredit e Valoritalia intendiamo fornire ai Consorzi di Tutela italiani un ulteriore strumento per il rilancio dell’economia del vino nazionale».
«Valoritalia si è attivata, insieme a Federdoc, per agevolare lo sviluppo di un prezioso strumento finanziario a supporto delle imprese vitivinicole che mai, come nell'ultimo anno, hanno dovuto far fronte ad una crisi di mercato senza precedenti – ha detto il direttore generale di Valoritalia Giuseppe Liberatore –. Proprio per dare un aiuto e sostenere finanziariamente le imprese nella ripartenza, abbiamo messo a disposizione le nostre competenze per fornire le garanzie necessarie alla concessione del credito».