Con la pandemia, le degustazioni digitali si sono subito imposte come uno strumento efficace e in grado di mantenere vive le relazioni già avviate tra le aziende enogastronomiche e la loro clientela già consolidata.
Gli imprenditori che le hanno scelte, veicolandole attraverso i social network o le piattaforme dedicate, hanno ben presto scoperto come i digital tasting fossero in grado non solo di rafforzare la fidelizzazione con il target già in relazione con le proprie aziende, ma anche di ampliare il bacino di utenza, diventando un efficace strumento di comunicazione e di marketing.
A sottolinearlo è Roberta Garibaldi nel Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.
Qual è il futuro per le degustazioni online?
Il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano ha evidenziato come la validità dello strumento digitale superi il limite dell'utilizzo in fase di lockdown per diventare una modalità di conoscenza, approfondimento e intrattenimento per il turista, che si aspetta però determinate risposte da parte dell'azienda.
"E le aspettative sono particolarmente alte da parte del turista enogastronomico, che apprezza maggiormente i digital tasting quando sono presentati direttamente dal proprietario dell'azienda (63% delle risposte contro il 50% del turista generico) e poi quando a condurre il tasting viene chiamato un professionista del settore (61% delle risposte contro il 36% del turista generico)".
Un'altra richiesta, seppur minoritaria, riguarda la presenza di un personaggio famoso da coinvolgere nei tasting online: lo gradirebbe il 44% degli intervistati che si dichiarano turisti enogastronomici, mentre tra i turisti generici questo desiderio riguarda soltanto il 27% del campione scelto per il Rapporto 2022.
Differenze marcate con i turisti generalisti
Dalla ricerca emerge come le differenze tra turisti enogastronomici e generalisti si facciano più marcate in materia di degustazione digitale. Si arriva infatti a una differenza media di circa il 17%, con i turisti generalisti che mostrano un interesse elevato per quelle degustazioni che offrono dettagli sui prodotti presentati e che consentano di interagire con il proprietario dell’azienda.
Tra i turisti enogastronomici, invece, emerge la grande utilità di accedere alle degustazioni sia prima della visita in loco (55% contro 39% dei generici) che successivamente, come occasione di condivisione di quanto fatto con parenti ed amici (57% contro 42%).
Sei su dieci vorrebbero acquistare kit di degustazione
Sei turisti enogastronomici su dieci vorrebbero avere la possibilità di acquistare kit di degustazione prima dell’esperienza digitale, così da poter svolgere una vera e propria degustazione e non solo ricevere informazioni; tra i generalisti, la percentuale scende al 45%.
Viene confermata dal Rapporto la particolare attenzione del turista per le tematiche della sostenibilità: il 62% del campione vorrebbe che nelle degustazioni digitali si presentassero le iniziative adottate dall’azienda per essere sostenibili (44% tra i turisti generici).
Il desiderio di conoscenza delle pratiche adottate nell'azienda emerge anche nel canale online: il 62% dei turisti enogastronomici (45% tra quelli generici) gradirebbe la possibibilità di vedere i differenti momenti di preparazione del prodotto oltre che i luoghi (ad esempio vigneti e uliveti) durante il digital tasting.
La modalità live è considerata la più efficace
Secondo il Rapporto è inoltre importante la gestione ottimale, da parte delle azienda, dei digital tasting in termini di accessibilità.
La modalità live è considerata più efficace rispetto a quella registrata e incontra l'apprezzamento del 56% degli intervistati enogastro-appassionati (e solo del 38% di quelli generici).
Il 56% (contro il 37% dei generici) vorrebbe poter accedere alle degustazioni digitali utilizzando QR code presenti sul packaging del prodotto; il 48% (contro il 27%) amerebbe infine poter accedere utilizzando comandi vocali tramite gli appositi sistemi disponibili nel mercato del web.