Biodiversità “in volo” sui vigneti di Cantina Toblino

Un nuovo progetto in partnership con Beelieve e Progetto 92 mira a diffondere ricoveri di uccelli ottenuti dal legname recuperato dopo i danni della Tempesta Vaia e lavorato dai giovani della cooperativa sociale. Un esempio illuminato che coniuga sostenibilità ambientale e  sociale

Biodiversità a volo di uccello nella Valle dei Laghi in Trentino.

E progetti di sostenibilità sociale in favore dei giovani, il tutto grazie all’impegno di Cantina Toblino.

Questa realtà cooperativa, che riceve le uve da più di 600 soci-viticoltori per un totale di oltre 850 ettari vitati, è infatti da anni un punto di riferimento per l’originalità e la coerenza delle iniziative di sostenibilità in favore di un territorio unico.

Un impegno che si è intensificato negli ultimi anni, sotto la gestione del presidente Bruno Luterotti e del direttore Carlo De Biasi.

 

Bruno Lutterotti

Il recupero del legname danneggiato dalla tempesta Vaia

L’ultima attività in ordine di tempo è quella di disseminare i vigneti di Nosiola, l’unico autoctono a bacca bianca del Trentino, di “nidi” per uccelli e pipistrelli realizzati con legname certificato Pefc proveniente dalla Val di Fiemme schiantato nell’ottobre 2018 a causa della tempesta Vaia.

La collaborazione con Beelieve e Progetto 92

Un’iniziativa sviluppata grazie alla collaborazione con Beelieve, promettente start-up che si occupa di favorire la convivenza tra uomo e natura con l’artigianato ad impatto sociale.

Beelieve è il partner ideale per Cantina Toblino in quanto capace di coniugare l’attività di falegnameria con quella di un centro di socializzazione al lavoro per minori con lo scopo di dare nuove prospettive ai ragazzi seguiti dalla cooperativa Progetto 92.

Carlo De Biasi

«Oltre a questo aspetto – testimonia  Carlo De Biasi -, c’è un altro punto in comune tra Beelieve e Cantina Toblino, ovvero l’idea secondo cui la cura del territorio nasca dalla cura per la filiera che c’è dietro ad ogni prodotto, ad ogni particolare che lo compone e ad ogni mano che ci lavora».

Il lavoro come occasione di riscatto

Beelieve coinvolge i ragazzi di Progetto 92 in tutte le fasi del processo, dalla lavorazione in falegnameria fino all’assemblaggio e all’installazione delle strutture.

L’obiettivo di Beelieve e Progetto 92 è proprio quello di rinforzare le capacità personali, potenziare le risorse e le abilità sociali di questi ragazzi, sviluppando un corretto modo di porsi rispetto al contesto lavorativo per trovare uno spazio concreto all’interno del mondo occupazionale.

Fauna selvatica nei biotopi

Da un punto di vista pratico, il progetto ha previsto l’installazione di strutture ecologiche che contribuiscano ad incrementare la diffusione della fauna selvatica e a migliorare la fruizione dei biotopi dove questa trova rifugio all’interno dei vigneti di Cantina Toblino.

In particolare, si tratta per l’appunto di “nidi” per uccelli e pipistrelli realizzati con legname certificato Pefc proveniente dalla Val di Fiemme schiantato nell’ottobre 2018 a causa della tempesta Vaia.

Queste strutture in legno di larice ed abete rosso sono state realizzate ed installate nei vigneti di Cantina Toblino proprio da ragazzi coinvolti dalla cooperativa Progetto 92, impegnando una decina di ragazzi di Progetto 92 sotto la supervisione di un educatore e di Giuliano Cattoni, responsabile di Azienda Agricola Toblino Srl.

Il simbolo di Beelieve è l’ape, icona del lavoro e della cooperazione, che a differenza della competizione produce vantaggi per tutti. Quasi un mantra, che accomuna ancora una volta i valori di Beelieve, Progetto 92 e Cantina Toblino.

Si tratta di un’iniziativa inserita all’interno di un progetto recente ammesso ai sostegni del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Trentino.

Una parte del cofinanziamento è coperto dalla Rete delle Riserve Basso Sarca che fa capo al Bim (Bacino imbrifero montano) Sarca Mincio Garda. Il progetto è stato redatto dallo studio LandEco di Mirco Baldo, la direzione lavori e la contabilità finale sono state curate da Roberto Leonardi e che rafforza la vocazione di Cantina Toblino di coniugare sostenibilità, biologico e impatto sociale.

Vigneti nella valle dei Laghi

La mission aziendale di Cantina Toblino è infatti quella di tutelare la peculiare naturalità dell’habitat della Valle dei Laghi coltivando le viti con tecniche basate sull’agricoltura biologica. Una pratica che i soci della Cantina hanno iniziato già nel 2012, tra le prime aziende vitivinicole trentine di consistente dimensione.

Un impegno che sta assicurando benefici colturali e riconoscimenti. Tra questi l’attestato di prestigio recentemante assegnato dalla Commissione Ambiente Euregio (che raggruppa le comunità alpine di Tirolo, Alto Adige e Trentino).

Dove l’esempio virtuoso di Cantina Toblino è emerso in mezzo a un centinaio di progetti per la capacità di sensibilizzare e motivare ad una maggior tutela dell’ambiente, incentivando innovazione e valorizzazione territoriale.

Biodiversità “in volo” sui vigneti di Cantina Toblino - Ultima modifica: 2021-04-15T15:43:05+02:00 da Lorenzo Tosi

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