Allarme flavescenza dorata.
I danni causati dalla fitoplasmosi letale per la vite sono in forte diffusione in tutto il Centro-Nord Italia, con punte superiori al 50% di vigneti colpiti in alcuni areali del Veneto e del Friuli. La contromisura più efficace (e per molti aspetti l’unica), ovvero l’estere fosforico chlorpyrifos metile, è stato revocato nel 2020. L’espansione dal fitoplasma ha accelerato da allora e molte Regioni del Nord hanno richiesto lo scorso dicembre al Ministero della Salute la concessione dell’autorizzazione eccezionale d’impiego in deroga per questo insetticida e per il neonicotinoide Thiametoxam per il trattamento del vettore Scaphoideus titanus.
Si accende lo scontro
In Veneto, la Regione con la maggiore concentrazione vitata d’Italia, il possibile ritorno del chlorpyrifos è diventato però argomento di scontro politico.
Il consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) ha richiesto infatti l’accesso agli atti e ha depositato una interrogazione all'assessore all'Agricoltura Federico Caner e all'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin chiedendo se, dati «i gravissimi effetti che l'esposizione a queste sostanze causa sulla salute dei nostri bambini, la Giunta regionale intenda rinunciare ad ogni richiesta di deroga».
Caner, assessore regionale all'Agricoltura, ha ricordato (come riporta il Gazzettino Veneto) che quella della flavescenza dorata è una vera e propria pandemia letale per i vigneti. «Dopo i due iniziali focolai nelle Colline di Conegliano e Valdobbiadene e in Valpolicella, è ormai estesa in tante regioni: oltre al Veneto, anche Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, pure le Marche».
L’intesa in Conferenza Stato-Regioni
La richiesta di deroga è stata avanzata lo scorso dicembre dal Servizio Fitosanitario Centrale d'intesa con le Regioni e con il ministero dell'Agricoltura. «Se ne è discusso nella Commissione politiche agricole, tutte le Regioni sono d'accordo perché la flavescenza dorata è diffusa in mezza Italia».
La deroga al chlorpyrifos è stata già concessa in Italia nel 2021 per difendere i frutteti dalla cimice asiatica. In vigneto riguarderebbe un singolo trattamento tra i primi di giugno e luglio, in chiave anti Scaphoideus Un uso sporadico che scongiurerebbe conseguenze sanitarie per i produttori e per la popolazione, ma l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema dei trattamenti fitosanitari sta già facendo registrare cedimenti sul fronte della richiesta di deroga. L’emergenza flavescenza dorata rischia di rimanere tale.