È solo una provocazione. Passatemi tutta l'inesattezza di questo titolo, e anche il fatto che per una volta mi prenda la licenza di parlare in prima persona dalle pagine di questo sito. Credo non sia mai accaduto in passato.
È un mondo popolato di donne, quello vitivinicolo. Donne che hanno costruito cose grandiose e talora fatto la differenza: Master of Wine, titolari di aziende vitivinicole, ricercatrici, export manager, enotecarie, direttrici marketing, enologhe, agronome, giornaliste, buyer, addette all'accoglienza in cantina, direttrici di consorzi, presidenti di associazioni di settore, manager di aziende dell'indotto, trattoriste, cantiniere... citate in ordine sparso e senza alcuna volontà di attribuire maggiore importanza all'una o all'altra categoria. E avendone sicuramente dimenticata qualcuna.
Sappiamo indossare gli stivali e lavorare in vigna; sappiamo gestire una cantina e sporcarci le mani col mosto; sappiamo fare ricerca di base e applicata; sappiamo dirigere e coordinare; sappiamo vendere; sappiamo scrivere, comunicare ed emozionare chi ci legge e chi ci ascolta; sappiamo fare tutto ciò che fanno - altrettanto bene - gli uomini che operano in questo settore, ma spesso (non sempre, grazie a Dio) veniamo retribuite meno o siamo messe in difficoltà dalla nostra scelta di voler essere anche madri, oltre che lavoratrici e professioniste. Tuttavia, ben difficilmente demordiamo.
Se VQ prima - e VVQ poi - sono giunte sino a oggi, continuando a occupare un ruolo di spicco nell'editoria tecnica, è grazie al lavoro instancabile e di qualità di chi se ne occupa tutti giorni, in Tecniche Nuove e in New Business Media, tra cui molte donne. E sulla nostra rivista tante donne importanti e capaci hanno scritto e scriveranno.
Il numero zero di VQ fu presentato a Vinitaly 2005 e oggi, 8 marzo 2018, dopo quasi 13 anni dedicati a questa testata - e nell'ultimo anno e mezzo a VVQ, nata dalla sua fusione con VigneVini - sento il dovere di ringraziare tutte le donne che hanno contribuito ad avviare, far crescere ed evolvere questo progetto.
Le donne e l'enoico mondo
Il vino è maschio, ma la vite è femmina
Un tributo alle donne che lavorano nella filiera vitivinicola. E nell'editoria tecnica