Pubblicata dall'ICQRF sul sito del Ministero dell'Agricoltura la situazione dei vini nelle cantine italiane al 30 giugno.
I dati sono desunti dai 21.296 registri telematici detenuti dalle aziende vitivinicole, che si stima rappresentino il 95% dei vini e dei mosti italiani.
Giacenze superiori del 5,1% rispetto ad un anno fa
I vini in giacenza risultano pari a 49,5 milioni di ettolitri, in diminuzione del 6,3% rispetto al mese precedente (-3.340.431 hl) ma superiori del 5,1% rispetto ad un anno prima (+2.384.011 hl).
Più della metà del vino è nelle cantine venete
Il 55,2% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto.
Nel solo Veneto è presente il 23,7% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (9,9%) e Verona (8,4%).
Il 53% è a Denominazione di Origine
Il 53% del vino detenuto è a DOP, in prevalenza vini rossi (52,2%). Il 26,9% del vino è a IGP, in prevalenza rosso (62,4%), i vini varietali costituiscono appena l’1,4%.
Il 18,8% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di IG registrate (526), le giacenze sono molto concentrate: le prime 20 denominazioni contribuiscono al 58,6% del totale.
Puglia ed Emilia Romagna in testa per i mosti
Secondo lo stesso report, al 30 giugno 2023 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti anche 4,2 milioni di ettolitri di mosti e 49 mila ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione.
La maggior parte dei mosti è detenuto nelle regioni del nord (52,3%) e del sud (35,6%) Italia. Due regioni detengono il 57,4% dei mosti: la Puglia (33,6) e l’Emilia-Romagna (23,7%).