È stata presentata il 10 aprile a Vinitaly 2017 la seconda edizione di Vins Extremes, la manifestazione sui vini di montagna e di viticoltura eroica, che sarà ospitata al Forte di Bard in Valle d’Aosta il 25 e 26 novembre prossimi. Alla conferenza stampa moderata dalla giornalista Clementina Palese sono intervenuti Stefano Celi Presidente di VIVAL, Associazione Viticoltori della Valle d’Aosta, Roberto Gaudio, recentemente riconfermato alla presidenza del CERVIM, Laurent Viérin Assessore all’Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Valle d’Aosta, Floriano Luciano in rappresentanza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte e Massimo Fiorio Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. La manifestazione, ha spiegato Celi, ospiterà un banco di assaggio con la presenza di un centinaio di aziende italiane e di altre nazioni europee (quasi raddoppiate rispetto alla prima edizione), momenti di incontro e di studio con convegni tematici, laboratori del gusto e degustazioni guidate.
Lo scopo è di accendere i riflettori sulla viticoltura eroica e sul ruolo che essa ha nella difesa e nella conservazione dei territori montani o comunque svantaggiati e difficili, un ruolo che anche il Testo Unico del Vino recentemente promulgato ha finalmente riconosciuto nella sua specificità nell’articolo 7, “salvaguardia dei vigneti eroici o storici”. Un riconoscimento politico importante, questo, che sta attirando l’attenzione di altri stati europei, divenendo modello e riferimento nella realizzazione di provvedimenti specifici per tutte le regioni viticole di montagna. La viticoltura estrema o eroica, ha commentato Massimo Fiorio spiegando il lavoro fatto sul piano legislativo, richiede interventi specifici e una legislazione differenziata che tenga conto delle sue peculiarità, per evitare che il suo potenziale produttivo e le superfici emigrino verso altre zone di più facile coltivazione e di maggiore redditività: “Occorre declinare nuovi criteri su cui lavorare, per esempio su temi come le concessioni di impianto, differenziando l’atteggiamento verso questa viticoltura che rischia altrimenti di scomparire, e in questo il lavoro di sinergia tra Stato e Regioni è fondamentale.” Così come sono fondamentali strutture di ricerca e valorizzazione delle realtà viticole più complesse come il CERVIM, organismo internazionale nato proprio in Valle d’Aosta negli anni ‘80 per sostenere e collegare le regioni di viticoltura eroica, che proprio nel 2017, come ha sottolineato il presidente Roberto Gaudio, compie 30 anni di attività. Un compleanno che coincide anche con la venticinquesima edizione del Concorso Enologico Mondial des Vins Extremes organizzato dallo stesso Cervim, i cui vincitori saranno premiati nella manifestazione del Forte di Bard.