Centoventi anni di bollicine trentine. La famiglia Lunelli ha festeggiato nella splendida cornice di Villa Margon un compleanno veramente speciale per Cantine Ferrari, passate in 120 anni dalla felice intuizione di Giulio Ferrari alla trasformazione con la famiglia Lunelli, e oggi al boom con 6,8 milioni di bottiglie vendute in tutto il mondo . Il presidente Matteo Lunelli: «Siamo orgogliosi di questa storia – testimonia il presidente Matteo Lunelli - e celebriamo questo traguardo importante con lo sguardo rivolto ad un futuro che potrà riservarci ancora grandi soddisfazioni come azienda e come Trento Doc a condizione che riusciamo a proseguire uniti».
L’intuizione di Giulio
È infatti nato dalla felice intuizione del giovane enologo Giulio Ferrari di Trento, 120 anni orsono, il primo spumante Metodo Classico del Trentino, lo Champagne Ferrari (come allora ancora si poteva chiamare). Dopo 50 anni l’azienda è passata nelle sapienti mani di Bruno Lunelli, titolare di un’enoteca in centro a Trento per l’importo di 30 milioni di lire. All’epoca le bottiglie commercializzate erano 9 mila all’anno. Oggi grazie all’impegno della terza generazione delle famiglia Lunelli le bottiglie commercializzate ogni anno sono 6,8milioni.
Oggi alla guida di Ferrari e del Gruppo Lunelli, oltre a Matteo, ci sono il vice presidente Marcello enologo e responsabile produzione, Camilla direttore della comunicazione e responsabile delle comunicazioni esterne, Alessandro, ingegnere, responsabile tecnico. Una famiglia che condivide la stessa passione e la stessa voglia di condividere la ricorrenza con tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo dell’azienda. A partire dalla generazione precedente, i tre fratelli che si sono ufficialmente ritirati dalle posizioni di comando: Gino, Franco e Mauro.
Un successo condiviso
Villa Margon, alle pendici del Monte Bondone, edificata nel 1500, è una delle più belle residenze nobiliari extramoenia di tutto l’arco alpino. Qui davanti ad un parterre di tutto rispetto (erano presenti tutti i vertici di Provincia, Comune, Commissariato del Governo, questore, associazioni di categoria), il presidente Matteo Lunelli ha testimoniato come la storia di Ferrari sia una storia di successo per tutto il trentino grazie anche all’occasione di condivisione assicurata dall’Istituto TrentoDoc, le cui aziende aderenti sono oggi 64 e le bottiglie vendute 12 milioni.
Lo sviluppo dell’azienda
«Dopo l’acquisto nel 1952 da parte di Bruno Lunelli, nel 1958 entrarono in azienda il figlio Luigi (Gino), e c’erano 3 dipendenti, oggi siamo più di 300 - precisa Matteo - raddoppiati in 10 anni». Parole di profonda gratitudine sono state espresse dal presidente per la seconda generazione, quella degli zii «che ci hanno lasciato un gioiello di azienda».
Egli ha quindi ricordato i grandi traguardi raggiunti: per ben 4 volte le bollicine Ferrari hanno trionfato a The Champagne & Sparking Wine World Championship. «Questo - ha precisato - conferma la grande vocazione del Trentino –come aveva giustamente intuito Giulio Ferrari- alla produzione di uve base spumante ideali per grandi Trento doc». Pagante si è dimostrata la nostra sponsorizzazione all’America’s cup, e l’importante investimento come sponsor ufficiali del campionato del mondo della Formula uno.
La strada della sostenibilità
«A conferma del grande sviluppo con la nuova squadra, un dato per tutti: in 10 anni dal 2011 al 2021 abbiamo raddoppiato il fatturato, e questo ha sottolineato utilizzando solo le uve trentine uscite dai nostri vigneti tutti certificati biologici e da quelli dei nostri conferitori trentini che devono adottare un sistema di difesa simil bio». Questo, ha fatto si che Ferrari abbia ottenuto la certificazione di azienda “Carbon Neutral”. «Ora è in corso un grande investimento nello stabilimento di Ravina ma al centro di tutto il nostro operare, ci sono le persone, sono i nostri collaboratori ad ogni livello i grandi protagonisti che oggi ringraziamo».
La fedeltà al Trentino come unico produttore delle uve base spumante e il forte ancoraggio a questa terra, che era caratteristica del grande capitano Gino è stata completamente sposata dai giovani che hanno preso in mano l’azienda.
Per l’occasione dell’anniversario anche un annullo speciale delle Poste Italiane. Parole di apprezzamento sono venute dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dal sindaco di Trento Franco Ianeselli e da tutte le autorità intervenute.