Al 30 aprile 2023 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 56,6 milioni di ettolitri di vino, 5,6 milioni di ettolitri di mosti e 71 mila ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione.
Il Report dell'Ispettorato Repressione Frodi
I dati risultano dal Report n. 5/2023 pubblicato dall'Ispettorato Repressione Frodi sulla base dei dati dei registri telematici del vino, che al 30 aprile 2023 risultano essere 21.221 e che ICQRF stima rappresentino il 95% del vino e dei mosti detenuti in Italia.
Le giacenze sono aumentate del 5,3% rispetto al 2022
Rispetto all'anno prima si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini (+5,3%), mentre inferiori risultano le giacenze dei mosti (-8,0%) e dei VNAIF (-56,3%).
Rispetto al mese precedente il dato delle giacenze è inferiore per tutte le tipologie di prodotto: vini (-5,6%), mosti (-9,7%) e VNAIF (-32,9%).
Più della metà del vino in cantina è DOP
Il 52,2% del vino detenuto è a DOP, il 27% a IGP, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale. Il 19,6% è rappresentato da altri vini.
Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: infatti, 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 58,9 del totale delle giacenze.
Il 55% delle giacenze sono nelle regioni del Nord
Il 54,9% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto.
Nel solo Veneto è presente il 23,9% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (10,1%) e Verona (8,2%).
In Puglia e in Emilia Romagna il 60% dei mosti
La maggior parte dei 5,6 milioni di ettolitri di mosti italiani, invece, è detenuto nelle regioni del nord (49,7%) e del sud (39,6%) Italia.
Due regioni detengono il 60,3% dei mosti, la Puglia (37,3) e l’Emilia-Romagna (23,0%).