Diverse fonti internazionali (ne citiamo un paio: la Indian Wine Academy e la Boston School of Medicine) riportano in questi giorni la notizia della pubblicazione, da parte di un nutrito gruppo di ricercatori italiani e su Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases, dello studio intitolato Moderate alcohol use and health: a consensus document. Riassumendo, le conclusioni a cui lo studio perviene sono: 1. negli adulti in salute il consumo di bevande alcoliche entro il limite di assunzione di 30 g di etanolo al giorno per gli uomini e di 15 g per le donne deve essere considerato esente da rischi. In questi casi non esiste infatti alcuna indicazione per la completa astensione dal consumo di alcol; 2. i soggetti che presentano un rischio aumentato nei confronti di determinate malattie - per esempio donne con storie familiari di tumore al seno oppure soggetti con problemi cardiovascolari - dovrebbero stabilire le proprie abitudini di consumo di alcol d'accordo col proprio medico curante; 3. nessun astemio dovrebbe essere spinto a bere alcol per motivi di salute; 4. il consumo di alcol deve essere scoraggiato in particolari condizioni fisiologiche o situazioni personali o ancora in specifiche classi della popolazione: bambini, adolescenti, donne in stato di gravidanza o madri che allattano neonati, alcolisti in fase di disintossicazione. Forse, commentiamo noi, lo studio andrebbe letto in modo approfondito e capillare per coglierne indicazioni innovative, che di primo acchito sembrerebbero non sussistere.
Uno studio di spessore internazionale
Consumo di alcol e salute: i ricercatori italiani fanno il punto
Indicazioni di base su chi e quanto dovrebbe consumare alcol