
Nel giorno in cui avrebbero dovuto entrare in vigore, Donald Trump ha annunciato la sospensione immediata, e per 90 giorni, dei dazi reciproci ai Paesi che hanno manifestato l'intenzione di negoziare, mantenendo però per tutti la tariffa base del 10%.
Bene Ue, male Cina
L'Unione europea ha deciso di sospendere le contromisure. Trump si è dichiarato pronto ad accordi equi con tutti i Paesi, ritenendoli possibili anche con la Ue.
La sospensione permetterà di trattare senza che i dazi mandino in tilt i mercati, anche se continua a pesare lo scontro tra le due maggiori economie mondiali: gli Usa e la Cina. Scattano infatti i dazi fino al 125% per il gigante asiatico, colpevole di aver imposto dazi all'84% sui prodotti provenienti dagli Usa.
I commenti
«Un'aliquota del 10% può essere gestita nel breve termine – ha detto la presidente di Federvini Micaela Pallini – ma non rappresenta una condizione sostenibile né auspicabile per il futuro. Per un settore che compete sui mercati globali, servono certezze normative e una cornice commerciale chiara e stabile. Abbiamo bisogno di stabilità per poter investire, crescere e difendere il valore del Made in Italy».
Per il presidente di Uiv Lamberto Frescobaldi si tratta di «un rinvio che pone basi solide per un negoziato. Ora sarà importante lavorare su politiche zero su zero anche sul vino, e che si ripristini un'alleanza commerciale decisiva per entrambi».
Secondo Coldiretti la pausa dei dazi annunciata da Trump è una buona notizia, ma serve eliminare anche il 10%. "Ora diventa fondamentale riprendere la trattativa europea per scongiurare definitivamente l'entrata in vigore di queste tariffe".