Può la viticoltura rigenerativa dare un contributo al miglioramento dello stato fitosanitario e nutrizionale dei nostri vigneti? La vite è una coltura chiave a livello globale, ma i vigneti moderni soffrono spesso per erosione e impoverimento biologico e questo ne aumenta la vulnerabilità a parassiti e malattie.
Il lavoro di Ochoa-Hueso e colleghi propone strategie di gestione sostenibile per rigenerare l'ecosistema dei vigneti, migliorando la biodiversità, la nutrizione delle piante, la qualità delle uve e il controllo di patogeni. Tutte le soluzioni di viticoltura rigenerativa suggerite sono definite “naturali”: si basano sulla valorizzazione dei processi naturali all'interno degli agroecosistemi e forniscono un'alternativa più sostenibile dal punto di vista ambientale rispetto all'agricoltura convenzionale ad alta intensità di risorse. Esse sono:
- l’uso di biostimolanti microbici e non microbici per il riciclo dei nutrienti e l’immunità delle piante;
- le fertilizzazioni con ammendanti organici e sottoprodotti della filiera vitivinicola;
- il ricorso anche a fertilizzazioni fogliari;
- il ricorso a coperture vegetali per proteggere il suolo, da utilizzare anche come sovescio;
- l’allevamento di animali tra i filari, in particolare pecore, per la gestione del suolo.
I principali vantaggi degli approcci basati sulla natura presentati in questo articolo includono il loro basso costo per l'agricoltore, il basso impatto ambientale e la possibilità di trasferire protocolli che possono essere implementati in modo semplice ma efficace nei vigneti di piccole e medie dimensioni, promuovendo così un'economia più competitiva. Per le operazioni su larga scala, l'analisi costi/benefici dell'incorporazione di strategie di gestione basate sulla natura deve essere valutata attentamente e la transizione potrebbe richiedere spese aggiuntive.
Molti studi hanno valutato il potenziale di ciascuna di queste strategie separatamente, ma nessuno ha preso in considerazione l'uso combinato di diverse applicazioni, cosa invece necessaria secondo gli autori di questo lavoro. Allo stesso modo, per alcuni di questi metodi vi sono ancora studi da eseguire per ottimizzare l’applicazione. Ad esempio, occorrono ulteriori analisi per permettere l'adozione del pascolo in vigneto durante tutto l'anno e per risolvere gli aspetti legati alla sensibilità dei suoli al calpestio eccessivo.
Tuttavia, gli autori dello studio ritengono che i tempi siano ormai maturi per promuovere l'innovazione da parte del settore pubblico e privato in questa direzione e soprattutto per promuovere una applicazione olistica di queste tecniche, al fine di contribuire alla gestione sostenibile dei vigneti, mantenendo e addirittura migliorando il margine di profitto degli agricoltori.
Ochoa-Hueso R, Cantos-Villar E, Puertas B, Aguiar del Rio JF, Belda I, Delgado-Baquerizo M, et al.: Nature-based strategies to regenerate the functioning and biodiversity of vineyards.J Sustain Agric Environ. 2024; 3:e12088. Disponibile qui