Vignaioli indipendenti alla riscossa. Sono infatti già più di mille le adesioni degli espositori alla 12° edizione della loro rassegna mercato nazionale prevista dal 25 al 27 novembre per la prima volta presso Bologna Fiere. Nel frattempo, i vignaioli indipendenti del Trentino, tra i soci fondatori di FIVI, hanno celebrato il loro sodalizio in occasione della quinta edizione di “SiamoVignaioli”. Alla presidenza del loro Consorzio c’è Clementina Balter, figlia d’arte in quanto in passato anche il padre aveva coperto questo incarico.
Con lei abbiamo atto il punto sulla situazione del vino e dei vignaioli in Trentino.
A “SiamoVignaioli”, manifestazione svoltasi per il quinto anno consecutivo nella prestigiosa sede di Palazzo Roccabruna a Trento il 4 novembre, il Consorzio si è infatti contraddistinto per la vivacità e la giovane età dei vignaioli trentini (50 le realtà presenti con oltre 200 vini in degustazione). «Tutti prodotti nel segno della sostenibilità, qualità, artigianalità e territorialità».
Ma qual è lo stato di salute del consorzio?
«È molto positivo, stiamo crescendo sia in numeri che in qualità, nell’ultimo anno abbiamo avuto 7 nuove adesioni di giovani vignaioli, che porta il numero dei soci a 79».
«Il clima e l’interesse che si respira all’interno della compagine, precisa la presidente, è molto positivo e sono molto apprezzati i servizi che il consorzio riesce ad assicurare ai soci in un mondo nel quale la burocrazia è sempre più pesante. Certo, vi sono anche dei problemi aperti, c’è una contrapposizione fra noi che abbiamo fatta la scelta di essere custodi del territorio, anche sacrificando a volte i nostri interessi e coloro che sono legati esclusivamente al business fine a sè stesso».
Sappiamo che il quadro generale del mercato non è molto positivo per diversi motivi, come sta andando il mercato dei vini indipendenti?
«Bene, sintetizza, in quanto la nostra è una clientela molto selezionata i nostri clienti sono: le enoteche, i ristoranti, i sommelier e più in generale quel mondo di estimatori di un approccio molto sostenibile alla produzione. Riscontriamo un senso di gratitudine ed ammirazione nei nostri confronti».
E’ noto che in passato vi sono stati problemi per le differenze di strategie fra voi e il Consorzio Vini del Trentino. Qual è la situazione oggi?
«I rapporti sono cordiali, ma noi abbiamo intrapresa la nostra strada ed a livello provinciale la nostra attività è riconosciuta e la nostra voce è ascoltata all’interno del Tavolo Verde, ma sul piano commerciale ognuno ha le sue strategie ed i risultati della nostra si vedono per cui vogliamo proseguire con le strategie ormai collaudate».
«Anche “Siamo Vignaioli” è un appuntamento per ritrovarsi a fine vendemmia fra di noi e con la città, e fra amici in un contesto unico come Palazzo Roccabruna e in un momento in cui i vignaioli sono sempre più al centro della filiera della ristorazione e dell’ospitalità e sono sempre più ricercati dagli appassionati»
Ospiti d’onore della quinta edizione di SiamoVignaioli sono stati gli amici vignaioli della delegazione FIVI di Treviso. «Altro territorio – commenta Balter- ricco di biodiversità, dalle note colline che danno ottimi prodotti». «Ma ai vini abbiamo abbinato anche i formaggi trentini, un binomio che si presta alla valorizzazione come prodotti del territorio».