OCM Vino, le organizzazioni di filiera in pressing sul Ministero

La misura per la promozione nei Paesi Terzi del vino italiano è una misura strategica per il settore: servono tempi e modalità certe per la sua attivazione

Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare, Assoenologi, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini tornano a sollecitare il dicastero guidato da Lollobrigida

Il bando OCM per la promozione nei Paesi Terzi del vino italiano è una misura strategica per il settore.
Lo è sempre stata, ma lo è ancor di più oggi, nel contesto di una congiuntura che prima con la pandemia ed oggi con le tensioni internazionali ha messo a dura prova i mercati, eventi rispetto ai quali il comparto ha dimostrato capacità di ripresa e resilienza.

Chiesta convocazione urgente al Ministero

A preoccupare è stato il ritardo nell’apertura del bando 2023, tanto da spingere i Presidenti delle organizzazioni della filiera vitivinicola italiana, che riunisce Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare, Assoenologi, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini, a chiedere la convocazione urgente di un incontro da parte del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per definire una strada comune e andare avanti velocemente.
Non si tratta di un problema nuovo, come in altre occasioni denunciato da VVQ.

Accrescere la competitività del Made in Italy

Nell’ambito della OCM Vino, sottolineato gli attori della filiera, la promozione sui mercati dei Paesi Terzi è una misura che ogni anno permette di finanziare i numerosi progetti di valorizzazione dei prodotti vitivinicoli nei Paesi extra europei, per accrescere la competitività del Made in Italy a livello internazionale e favorire, allo stesso tempo, la conoscenza dei territori viticoli della penisola.

I ritardi compromettono le potenzialità del settore

"Considerata anche l’attuale difficile congiuntura economica e tenuto conto dei ristrettissimi margini operativi concessi per la definizione delle istanze progettuali, è indispensabile – precisano i Presidenti della filiera – procedere senza ritardi che rischiano di compromettere l’applicazione di una misura assolutamente fondamentale per il comparto vitivinicolo".

Tempi e modalità certe per l'attivazione della misura

La filiera, dopo aver già inviato richieste e proposte a riguardo, rinnova la disponibilità a collaborare per definire al più presto tempi e modalità certe per l’attivazione della misura, fondamentale per l’avvio delle attività di promozione, sempre più strategiche per la tenuta e lo sviluppo del settore vitivinicolo nazionale.
Fin qui la sollecitazione, alla quale dovrà ora seguire una risposta tempestiva da parte del Ministero. Almeno così si spera.

 

OCM Vino, le organizzazioni di filiera in pressing sul Ministero - Ultima modifica: 2023-05-19T19:06:37+02:00 da Gilberto Santucci

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