Dal Gruppo Greenway nasce la Ribolla gialla Spumante Brut a marchio Filare Italia: una filiera green che si sviluppa sulla pianura della fascia centrale della provincia di Udine e che, chiusa a nord dalle Dolomiti, a sud dal mare Adriatico e a ovest dal fiume Tagliamento, dà vita a una bottiglia interessante per freschezza, profumi e intensità.
Ambasciatrice del medio Friuli
Inserita all’interno de “Le Guide de L’Espresso” nel 2021, la Ribolla gialla Spumante Brut è un ambasciatore del Medio Friuli all’estero. «Otto bottiglie su dieci sono destinate ai mercati del Nord America, in particolare il Canada, e all’est Europa», premette Marco Tam, alla guida insieme con Gabriele Gardisan, del Greenway Group, realtà che raccoglie la Greenway Società Agricola, la San Daniele Bioenergie (entrambe con sede a Codroipo, Udine) e la Greenfirm srl di Pordenone.
La gamma di Filare Italia
«Abbiamo dato vita al brand Filare Italia nel 2018. E, in poco tempo, ci siamo affermati con un portfolio ristretto (una quindicina di vini) e dedicato alla nostra zona di origine. Nel 2020 abbiamo fatto la scelta di spumantizzare la Ribolla gialla (Brut ed Extra Dry) per farne un vino fresco, minerale, che potesse essere espressione del Medio Friuli, diventando testimonial di un territorio che ha volontà di crescere e di guardare al futuro».
La Ribolla del futuro
E il futuro pare essere il vero protagonista di questa bottiglia. Innanzitutto, facendo suo, fin dall’inizio, il principio dell’ecosostenibilità. La produzione su 45 ha, infatti, è inserita in un circuito circolare che passa dall’agricoltura per approdare ai due impianti a biogas - che forniscono energia elettrica a 7 mila famiglie - e il cui scarto produttivo, il digestato (ne produciamo 26mila t l’anno), viene utilizzato come fertilizzante organico per la coltivazione della vite, riducendo così al minimo l’utilizzo di concimi chimici. «Il modello circolare è applicato a un preciso territorio: il Medio Friuli. E il vino è espressione peculiare di questo modello e di questo territorio», precisa Tam.
Non certo secondo, il futuro passa da una nuova modernità. «La Ribolla gialla è un vitigno tipico della nostra regione. Nella versione brut diviene un vino più complesso e, al tempo stesso, contemporaneo così da proporsi a un pubblico giovane. Risponde ai nuovi stili di vita che richiedono vini di facile beva, ma con struttura decisa e persistente e profumi che rilasciano note fruttate».
L’etichetta parlante
Il futuro è testimoniato anche dall’etichetta parlante, introdotta al momento in via sperimentale solamente per il mercato canadese.
«Un codice QR permette di accedere a una piattaforma audio dove una voce guida alla degustazione del vino, consiglia abbinamenti e descrive le fasi di produzione, seguendo così una narrazione che porta alla scoperta del nostro territorio - spiega Tam -. Il podcast diventa così il mezzo che permette di apprendere conoscenze per apprezzare il prodotto in tutti i suoi aspetti. È il nostro modo di essere vicini al consumatore e interpretare le sue esigenze informative».