Gotto d’Oro, la qualità trova altre strade di vendita

Vigneti nella zona dei Castelli Romani
L’emergenza covid19 ha colto la grande realtà cooperativa dei Castelli Romani nel bel mezzo di un’opera di riqualificazione dell’offerta. Ma nonostante le difficoltà del canale Horeca, la linea Selezione ha trovato modo di farsi apprezzare nella gdo e nelle consegne a domicilio

Gotto d’Oro è una grande realtà cooperativa dei Castelli Romani, con 200 soci conferitori e una superficie vitata di 1.200 ettari, da Frascati a Velletri.

Produce 7 milioni di bottiglie l’anno per la Gdo, compresa una quota della linea Superiore. Presidia inoltre il canale Horeca con la linea elite Vinea Domini (per un totale di altre 100mila bottiglie) in crescita da qualche anno con una gamma di etichette sia internazionali che autoctone; ne fanno parte i due Roma Doc bianco e rosso, il Frascati Docg e il Cesanese Docg.
Intanto, mentre il settore del vino cerca di capire come affrontare la crisi post covid19,

L’ingegner Luigi Caporicci, presidente della cantina cooperativa Gotto d’Oro, produttrice di Frascati e di altri vini dei Castelli Romani

l’azienda con sede a Marino (Rm) sta lavorando a una nuova Malvasia leggermente mossa, da aperitivo, e a un Syrah versione rosato. Per settembre, inoltre, ha previsto il restyling e la promozione della linea Selezione, che vale complessivamente 800mila bottiglie.
Abbiamo incontrato il presidente di Gotto d’Oro, fondata nel 1945, l’ingegner Luigi Caporicci.

Misure che deprezzano il vino sfuso

 Presidente, cosa pensa delle misure per la distillazione di crisi? Ne farete ricorso? 

La distillazione di crisi può essere d’aiuto se non deprezza il prodotto in genere, quindi ha una sua validità se proposta a prezzi congrui e se effettuata su vini che si trovano in situazioni di crisi e di eccedenza. Noi non ne faremo ricorso. Il timore è che alla fine si riveli solo una occasione per far calare il prezzo del vino sfuso.

E rispetto alla vendemmia verde cosa ci dice?

La vendemmia verde favorisce la distruzione di prodotto nuovo, lasciando in cantina quello vecchio.  Sarebbe più opportuna una distillazione ridotta e controllata per evitare questi inconvenienti e consentire il taglio d’annata per rinnovare il prodotto della precedente vendemmia. In ogni caso non dovrebbero ridurre gli investimenti promozionali e di valorizzazione, che rappresentano un miglioramento per il futuro e non una soluzione tampone per l’attuale periodo.

Vinea Domini, la nuova linea d'eccellenza di Gotto d'oro

Come valuta le misure fin qui adottate dal governo nei decreti Cura Italia e Rilancio

A parole sono tanti provvedimenti che appaiono utili, purtroppo non sono ancora atterrati e c’è il rischio che arrivino dopo che tante aziende saranno allo sfinimento. Inoltre sono poco legati alle effettive possibilità del sistema di interagire prontamente a causa della farraginosità delle procedure.

Sospensione di tasse e contributi

Quali sarebbero le risposte più efficaci alla crisi del settore vino, a seguito del coronavirus, dal punto di vista di una realtà cooperativa come la vostra?

Per azioni tempestive, la prima sarebbe quella di sospendere i pagamenti di tasse, tributi e contributi per un anno, diluendone il pagamento nei successivi tre anni. Sarebbe una liquidità immediata, senza interlocutori e senza costi per il bilancio nazionale se non in termini di dilazioni. Oltretutto rispetterebbe il criterio di proporzionalità, rispondente al principio che più sono elevati i costi, più sono elevati i danni.

Più spese per la logistica

La vostra azienda ha una presenza consolidata in Gdo. Come avete vissuto la fase del lockdown e come sono andate le vendite?

Nella Gdo la chiusura ha avuto un effetto positivo incentivando le vendite su quel canale, che finisce al momento in positivo. Il tutto ha provocato effettivamente maggiori oneri di logistica e organizzazione, ma non ha avuto effetti negativi sulla numerica di vendite.

La qualità trova altre strade

Una vostra quota di produzione, seppur minoritaria, è riservata a una linea Superiore, presente anche in Gdo, e alla linea Vinea Domini per il canale Horeca. Quali sono state le influenze della crisi su queste due linee di vini di maggior qualità?

Ovviamente la chiusura ha inciso sul canale Horeca e quindi soprattutto nella ristorazione. In parte abbiamo attenuato con le vendite a domicilio, che stanno cambiando le abitudini e l’attenzione al prodotto, invitando al miglior apprezzamento del rapporto qualità prezzo; in questo senso ci ha giovato e contiamo possa continuare per il futuro. Riguardo alla linea Selezione nella Gdo, proprio questo rapporto qualità/prezzo ha incentivato il consumatore che ha avuto la possibilità, nonostante il momento, di comprare vino più buono.

I numeri di Gotto d'oro: 200 soci conferitori, una superficie vitata di 1.200 ettari, 87mila tonnellate di uva lavorate nei due stabilimenti di Marino e Frascati e una produzione che supera gli 8 milioni di bottiglie l’anno.
Gotto d’Oro, la qualità trova altre strade di vendita - Ultima modifica: 2020-06-25T09:57:28+02:00 da Lorenzo Tosi

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