È presto per parlare di boom, ma sembra proprio che nel Regno Unito il Pignoletto stia per spiccare il volo in termini di popolarità e vendite. Alcuni giorni fa è stato il Daily Mail a puntare i riflettori su questo storico vino dell’Emilia Romagna, sottolineando come la recente scoperta da parte dei wine lover inglesi, soprattutto tra i giovani, abbia immediatamente portato ad un consistente picco di vendite. Bottiglie di Pignoletto esaurite da Waitrose, una delle insegne della grande distribuzione organizzata del Regno Unito tra le più blasonate e che da sempre si rivolge ad un target medio-alto, e performance “oltre le aspettative” anche da Sainsbury’s, altra insegna di riferimento nel mercato d’oltremanica. E il fenomeno non sembra circoscritto ai supermercati: è degli ultimi giorni anche l’inserimento del bianco emiliano romagnolo nella carta dei vini della catena di ristoranti italiani Carluccio’s. “Sono notizie che ovviamente ci fanno molto piacere e indicano come le ottime performance che stiamo registrando nella moderna distribuzione in Italia trovino riscontro anche, a parità di canale, nel Regno Unito. – commenta Francesco Cavazza Isolani, Presidente del Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna – Gli inglesi, d’altronde, sono grandi amanti di spumanti e vini frizzanti italiani e, nonostante i timori derivanti dalla Brexit, continuano a cercare le bollicine del nostro Paese. Anzi, come si comincia a sentire sempre più spesso in Gran Bretagna, desiderano sperimentare qualcosa di diverso come il nostro Pignoletto”. Il Regno Unito si conferma, quindi, un mercato strategico per il comparto degli sparkling wine italiani e il Pignoletto si appresta a diventare uno dei nuovi protagonisti: prodotto nelle province di Bologna-Imola e Modena, così come in parte di Ravenna – ha nella Docg Colli Bolognesi il vertice di una piramide di viticoltori che puntano con decisione alla qualità. “Lo scorso anno le esportazioni di Pignoletto hanno registrato un aumento del 15% – afferma Cavazza Isolani – e contiamo di chiudere il 2016 con un ulteriore aumento. In particolare, verso i paesi di lingua anglosassone prevediamo un aumento del 20%”. Non stupisce, quindi, quanto ci conferma anche Tesco, un altro big della grande distribuzione inglese, che dopo gli ottimi risultati di vendite riscontrati durante le festività natalizie dello scorso anno, si dice fiducioso di replicare, se non aumentare, anche quest’anno, a dimostrazione di un trend in decisa crescita per il Pignoletto in UK. Ma qual è il motivo della scoperta del Pignoletto, vino certamente poco conosciuto in Inghilterra rispetto ad altre bollicine italiane? il nome, come ha fatto notare anche recentemente il Times, sicuramente incuriosisce e non passa inosservato. Ma le ragioni di questo grande interesse, secondo i buyer interpellati dal Daily Mail, sono da ricercare in più fattori. Secondo Pierpaolo Petrassi, responsabile acquisti beer, wine, spirits & tobacco di Waitrose, certamente in UK non manca il desiderio di scoprire nuovi vini. A questo, ovviamente, bisogna aggiungere l’amore degli inglesi per le bollicine made in Italy, che cresce sensibilmente con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Ma è anche un questione di abbinamento, conclude il buyer di Waitrose: “Il Pignoletto è una scelta di classe per un pranzo informale (originale: “is a classy accompaniment for casual dining”). Non manca, infine, l’effetto novità, sottolinea invece Emma Monaghan, buyer Champagne e sparkling wine da Sainsbury’s. “Sappiamo che i nostri clienti amano scoprire cose nuove e il nostro team di esperti ha continuato a cercare delizie inaspettate per questo Natale”. Fra queste, appunto anche il Pignoletto.
Cresce nel Regno Unito la febbre per le bollicine
UK: a Natale è caccia al Pignoletto
Ne parla il Daily Mail, conferma il Consorzio