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La sostenibilità economica dei vitigni resistenti

Rispetto per l'ambiente e risparmio sui costi, conti alla mano

La difesa fitosanitaria è una delle principali voci di costo per la gestione di un vigneto; il numero di interventi, già normalmente piuttosto elevato (10-12 interventi nel Centro-Sud Italia e almeno 15 nel Nord Italia), raggiunge picchi anche superiori in stagioni vegetative particolarmente difficili per il controllo di fitopatologie quali peronospora ed oidio (come ad esempio il 2014). Tuttavia, anche nella primavera 2016, la difesa fitosanitaria nei confronti di peronospora ed oidio si è rivelata particolarmente complicata; la forte piovosità, concentrata soprattutto nella fase di maggior accrescimento dei germogli e quindi di maggior suscettibilità delle piante (maggio-giugno), ha reso alquanto complesso il controllo di tali patologie. Nonostante i modelli previsionali di infezione a Peronospora/Oidio utilizzati dalle Aziende più attente alla riduzione dei trattamenti, nella scorsa stagione vegetativa il continuo susseguirsi di infezioni causate da alte temperature e piogge ricorrenti ha costretto ad intervenire a calendario. In tale contesto, poter utilizzare delle varietà resistenti semplifica notevolmente la gestione della difesa fitosanitaria e, oltreché gli innegabili vantaggi sul piano ambientale e salutistico, consente una significativa riduzione dei costi di gestione del vigneto. I maggiori vantaggi economici si hanno nelle aree viticole del Nord-Est, dove l’incidenza dei trattamenti antiperonosporici ed antioidici è maggiore sul totale dei trattamenti: in queste aree la riduzione dei costi della difesa fitosanitaria si stima intorno al 68%. Al sud invece, dove normalmente l’incidenza degli interventi insetticidi è maggiore (4 trattamenti), il risparmio, seppur importante, è inferiore e può essere stimato intorno al 54%. Nelle altre zone viticole italiane, si stima un risparmio della difesa dell’ordine del 64%. Nella foto: Vigneto di Fleurtai (34.111)

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La sostenibilità economica dei vitigni resistenti - Ultima modifica: 2016-11-02T12:34:07+01:00 da Redazione

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