Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che in un’operazione congiunta tra l’Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF) e i Carabinieri sono stati sequestrati circa 7mila ettolitri di vini appartenenti alla denominazioni di origine Morellino di Scansano DOCG, Maremma Toscana DOC e all’indicazione geografica Toscana, per un valore complessivo di 420mila euro. Gli uffici della Toscana e dell’Umbria dell’ICQRF, insieme ai Nas, ai Nil Carabinieri di Livorno e Grosseto e ai militari della Stazione Carabinieri di Orbetello, hanno svolto accurate verifiche fisiche e documentali presso due cantine di una delle più grandi aziende vinicole della provincia grossetana. Il sequestro è stato necessario per l’assoluta mancanza di tracciabilità documentale dei mosti in fermentazione presenti nei vasi vinari al momento del controllo. Infatti l’azienda non aveva effettuato alcuna annotazione sui Registri Vitivinicoli. I mosti in fermentazione non erano identificabili per l’assenza delle indicazioni obbligatorie nei cartelli apposti sulle vasche e per la mancanza dei relativi documenti di accompagnamento. Inoltre sono state rilevate altre irregolarità amministrative di natura igienico sanitaria e urbanistica, che saranno segnalate alle Autorità competenti. “Abbiamo un sistema di controlli efficace e ben radicato sul territorio – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina, commentando l’attività eseguita nell’ambito dei controlli della campagna vendemmiale -, come dimostra anche questa operazione. Dall’inizio dell’anno abbiamo fatto più di 60mila controlli, anche per tutelare i nostri prodotti a denominazione, come in questo caso. La reputazione e la sicurezza dei nostri vini d’eccellenza va salvaguardata attraverso operazioni sinergiche che vedano il coordinamento degli organismi di controllo e mettano fuori gioco chi viola la legge. È un tema sul quale siamo costantemente impegnati e che vogliamo rilanciare anche in ambito europeo con il Forum sulla lotta alla contraffazione agroalimentare che organizzeremo a Milano a marzo 2015, riunendo tutti gli organismi di controllo europei”. (Fonte: Ufficio Stampa Mipaaf) Giuseppe Mantellassi, presidente del Consorzio tutela del Morellino di Scansano, a seguito del sequestro di circa settemila ettolitri di mosto in fermentazione presumibilmente appartenenti alla denominazione di origine Morellino di Scansano DOCG, Maremma Toscana DOC e all’indicazione geografica Toscana, per un valore complessivo di 420.000 euro, avvenuto grazie all’operazione congiunta di verifiche fisiche e documentali tra l’Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF), il Ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf), i Carabinieri, i Nas, i Nil (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro) di Livorno e Grosseto nonché i militari della Stazione Carabinieri di Orbetello, ha dichiarato: “Plaudiamo all’azione congiunta dell’Icqrf, Nas e Carabinieri, dato che, da sempre, il Consorzio persegue l’obiettivo primario di garantire al consumatore l’esatta provenienza del Morellino di Scansano e il rispetto del rigoroso Disciplinare di produzione come da decreto del Ministero delle politiche agricole del 14/11/2006. Il consorzio attende ulteriori sviluppi delle indagini e l’indicazione dei responsabili per valutare la possibilità di adire vie legali per salvaguardare l’immagine della denominazione, dei suoi produttori e del loro lavoro”. (Fonte: Consorzio Tutela Vino Morellino di Scansano)
Martina: "La reputazione e la sicurezza dei nostri vini d’eccellenza va salvaguardata attraverso operazioni sinergiche"
Il caso Morellino: le dichiarazioni di Martina e Mantellassi
Mantellassi: "Il consorzio attende ulteriori sviluppi delle indagini e l’indicazione dei responsabili per valutare la possibilità di adire vie legali"