er la produzione vitivinicola italiana l’export rappresenta sempre più uno dei percorsi privilegiati per fare business, al cospetto di un mercato interno influenzato negativamente dall’imperante crisi economica. Anche nell’anno 2011, infatti, il vino si è confermato il volano delle esportazioni agroalimentari Made in Italy: oltre la metà della produzione nazionale di vino, circa ventiquattro milioni di ettolitri, lo scorso anno è stata spedita all’estero, per un valore di 4,4 miliardi di Euro. L’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha pubblicato un utile vademecum per supportare l’attività delle aziende del Belpaese operanti nel settore oltre i confini nazionali. La guida, consultabile online, si chiama Raccolta delle documentazioni necessarie per l’esportazione del vino e, suddivisa per continenti, contiene il dettaglio di tutti i documenti necessari per poter esportare la produzione nei diversi Paesi del mondo. Un vademecum indispensabile per conoscere tutti i profili legati alla contabilità, ai passaggi doganali, al trasporto, alle indicazioni da inserire in etichetta relativi alle diverse realtà nazionali. La guida si conclude con l’elencazione dei Paesi in cui non è consentita l’importazione di vino: in Arabia Saudita, Iran e Libia è assolutamente vietata, in Pakistan e Kuwait è ammessa solo per i componenti delle missioni diplomatiche.