Portinnesti: la parola d’ordine è resistenza al Global Change

Sebbene la vite non sia considerata una pianta particolarmente sensibile alla siccità, le carenze idriche possono influenzare sia la crescita vegetativa sia le rese e la qualità del prodotto. I portinnesti resistenti alla siccità sono in grado di ridurre questi effetti e di permettere uno sviluppo e una produzione regolari. Con l’aumento delle condizioni di scarsità idrica dovuta al Global Change, stanno assumendo un’importanza crescente la ricerca di portinnesti resistenti e lo studio della genomica legata ai fenomeni di resistenza agli stress. Numerosi studi hanno dimostrato l’influenza del portinnesto sulla regolazione stomatica e i fenomeni di traspirazione della cultivar, mentre molto resta da fare sullo studio dei meccanismi di accensione e spegnimento dei geni della resistenza, così come manca una classificazione dei portinnesti sulla base della loro resistenza alla siccità. La review pubblicata da un gruppo di ricercatori cileni, sudafricani e australiani ha l’obiettivo di fare il punto in modo critico su tutti gli studi fatti sull’argomento dei portinnesti adatti alle condizioni di siccità. Articolo originale:  I. Serra, A. Strever, P.A. Myburgh, A. Deloire. Review: the interaction between rootstocks and cultivars (Vitis vinifera L.) to enhance drought tolerance in grapevine. Australian Journal of Grape and Wine Research, 20: 1-14. doi: 10.1111/ajgw.12054. 2014. Abstract a cura di Alessandra Biondi Bartolini

Portinnesti: la parola d’ordine è resistenza al Global Change - Ultima modifica: 2014-06-05T01:00:01+02:00 da Redazione

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