Sette nuovi cloni omologati nel 2016

Nuovi cloni di varietà toscane

Sangiovese, Vermentino e Ciliegiolo
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L’Azienda Agricola La Vite Vivai (Cenaia, PI) della famiglia Gini è giunta nel 2016 all’omologazione di sette nuovi cloni selezionati in azienda su tre varietà di ampia diffusione in Toscana.
Di rilievo assoluto sono stati i risultati ottenuti con la varietà Sangiovese. I primi tre cloni di Sangiovese proposti dai Vivai La Vite – La Vite – SG 56 (nella foto), La Vite – SG 57 e La Vite – SG 58 – si caratterizzano per acino piccolo e grappolo allungato. In particolare un rachide più lungo della media unito ad acini più piccoli della media rendono i grappoli dei Sangiovesi La Vite decisamente meno compatti di quelli tipici di questa nobile varietà. Bucce spesse, consistenti, pruinose, con un rapporto polpa/buccia sbilanciato a favore di quest’ultima completano il quadro: e sia produttori che enologi ben sanno che cosa ciò possa significare per la produzione di un qualsiasi vino rosso di alta levatura, in particolare per un Sangiovese.
Oltre a quelli della varietà principe tra le rosse, sono stati omologati due cloni della varietà Ciliegiolo, La Vite  Cil 13 e La Vite Cil 16. Ambedue i cloni producono i tipici grappoli cilindrici ma le dimensioni medie sono minori rispetto ai cloni presi come riferimento, con valori nettamente superiori alla media in antociani.
I due cloni di Vermentino La Vite – Verm 67 e La Vite – Verm 90 sono in grado di produrre concentrazioni di terpenoidi (base dei tipici aromi primari caratterizzanti la varietà) significativamente superiori alla media dei cloni a confronto.

 

Nuovi cloni di varietà toscane - Ultima modifica: 2017-07-06T23:22:16+02:00 da Redazione

1 commento

  1. Per nuovi impianti di vigne che dovrò realizzare sono interessato al miglioramento genetico del Sangiovese, vitigno principe della collina forlivese, per cui mi piacerebbe conoscere le caratteristiche riscontrate sui tre nuovi cloni da voi omologati. In effetti la descrizione dei tre cloni SG 56, SG 57 e SG 58 così come riportata non permette di valutare le peculiarità degli stessi e confrontarli con i cloni che vanno per la maggiore e che sono normalmente utilizzati nella realizzazione di nuove vigne.
    Grato per la cortesia che vorrete tenere per queste mie considerazioni, gentilmente saluto
    Guerri Luciano

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