Presentato il Protocollo Viticolo 2013

Conegliano Valdobbiadene: stop ai prodotti di maggiore tossicità

Verso una viticoltura sempre più rispettosa della cittadinanza e dell’ambiente

Prodotti di fascia rossa, ovvero a maggiore tossicità, quasi interamente banditi  passando da 19 ammessi a 4, eliminazione di quelli a base di Mancozeb e sostituzione con prodotti di fascia verde, ovvero appartenenti alle categorie non classificati (NC) o Xi. Sono alcune delle principali novità del Protocollo Viticolo 2013, presentato dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco durante la conferenza stampa che si è tenuta il 16 aprile 2013 alla Camera di Commercio di Treviso e che ha visto la partecipazione delle associazioni di categoria Unindustria, Coldiretti, Confagricoltura, Cia di Treviso ma anche del responsabile locale di Legambiente, dei rappresentanti dei Comuni dell’area Docg e dell’Ulss 8. Presentato nel 2011 e adottato a partire dal 2012 su un totale di 600 ettari di vigneto, il Protocollo Viticolo è un manuale di autodisciplina voluto dai produttori dell’area del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per rendere la viticoltura sempre più amica dell’ambiente. E i risultati si vedono: le ricadute positive si sono registrate su una superficie molto più estesa e l’obiettivo per il 2013 è quello di raddoppiare la rappresentatività grazie a una serie di novità  e al dialogo  instaurato con le ditte produttrici dei fitofarmaci e con i rivenditori, che hanno ricevuto in via preliminare la bozza, in modo da poter costruire il proprio magazzino nel rispetto del Protocollo. La rivoluzione bio avviata dal Consorzio con questo documento abbatte sensibilmente il numero di prodotti ammessi, a partire appunto da quelli a base Mancozeb. Nel 2012 il loro impiego era previsto "in casi specifici di gravità e rischio, previa consultazione dei bollettini agrometeorologici", ora sono stati banditi 10 prodotti su 10. La linea restrittiva  è stata applicata anche su altri composti di fascia rossa, i più tossici, autorizzati solo per pochi trattamenti a stagione. "I prodotti antiperonosporici di fascia rossa passano da 19 a quatto -spiega Filippo Taglietti, tecnico del Consorzio - mentre gli antioidici della stessa categoria da otto a uno".  Sono invece ammessi molti  composti di classe tossicologica Nc o Xi, a basso impatto. Per tutti resta valido l’obbligo del patentino per l’acquisto, ma il disciplinare di difesa si spinge oltre. Un’altra sostanziale novità è infatti l’indicazione dell’intervallo di sicurezza, ovvero dei giorni che secondo le indicazioni riportate in etichetta devono intercorrere fra l’ultimo intervento con il prodotto specifico e la raccolta delle uve; a questo si aggiunge il riferimento, qualora riportato, alla fascia di rispetto o buffer zone, che consente all’utilizzatore di capire i confini e le pertinenze da osservare durante l’intervento fitosanitario per noi disperdere il prodotto nelle aree circostanti. Nella versione 2013 si integrano anche le informazioni utili per i viticoltori con l’inserimento del codice internazionale delle Modalità di Azione (MOA) delle sostanze attive presenti nelle formulazioni commerciali. L’obiettivo è quello di avviare una lotta ragionata contro tutte le avversità della vite, dalla peronospora all’ oidio nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute di chi vi abita e lavora. Una finalità a cui si lavora a 360 gradi in tutte le fasi della filiera tanto che, sempre più spesso, le aziende imbottigliatrici del territorio richiedono ai propri conferitori come prerequisito il rispetto del Protocollo, pena il mancato acquisto delle uve. Per diffondere la conoscenza di questo strumento, il Consorzio di Tutela  ha avviato un calendario di incontri in collaborazione con le associazioni di categoria, i Comuni e gli eventi sul territorio, con l’obiettivo di dare una corretta informazione, evitare gli allarmismi e rispondere alle domande degli abitanti. 

Conegliano Valdobbiadene: stop ai prodotti di maggiore tossicità - Ultima modifica: 2013-04-19T11:50:31+02:00 da Redazione

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