Un progetto europeo del Programma Leonardo

La didattica per prepararsi al Climate Change

Conoscere in anticipo le possibili soluzioni a nuovi scenari climatici per reagire al meglio

E-Viticlimate è un progetto europeo del Programma Leonardo, incentrato sugli effetti dei cambiamenti climatici e sulle misure necessarie per favorire l'adattamento a questi ultimi in viticoltura. I partner, italiani, francesi, bulgari e britannici, si sono riuniti per fare il punto sulle conoscenze acquisite e per allestire una piattaforma di E-learning, con lo scopo di migliorare negli operatori del settore lo stato delle conoscenze e la sensibilità nei confronti di questo argomento chiave per lo sviluppo dell'agricoltura nei prossimi decenni...

LEGGI L'ARTICOLO A FIRMA DI ALESSANDRA BIONDI BARTOLINI
PER APPROFONDIRE

(approfondimenti a cura dell'autore)

La viticoltura toscana verso la collina e la montagna

Uno studio svolto dal gruppo di ricerca coordinato dal professor Marco Bindi al quale appartiene anche Giacomo Trombi, evidenzia, attraverso l'applicazione di un modello multiparametrico che tiene conto dei fattori climatici e pedologici che caratterizzano la viticoltura toscana, i possibili cambiamenti nei prossimi decenni del secolo, in due degli ipotetici scenari delineati su scala globale dagli scienziati dell'IPCC. Il risultato mette in evidenza come negli anni l'aumento della variabilità, richiederà adattamenti di tipo agronomico nelle aree di viticoltura più tradizionale, che vanno dalle sistemazioni, alla scelta delle varietà, all'uso dell'irrigazione. Inoltre la viticoltura di qualità abbandonerà gradualmente le pianure per andare ad interessare superfici poste ad altitudini superiori ai 700 metri che sino ad ora venivano considerati il limite per la coltivazione della vite. Nella figura qui sotto: il modello sviluppato da Moriondo et al. nell'ambito del Progetto Clarino ha permesso di classificare le zone viticole vocate con un punteggio di merito che va da zero (zona inadatta alla viticoltura) a 255 (coltivazione di alta qualità) e di proiettare tale classificazione nei possibili scenari climatici futuri. Nell'immagine è riportato lo spostamento delle zone viticole della Toscana nel caso dello scenario globale A2 Tratto da: Moriondo, Ferrise, Dibari, Gozzini, Trombi, Bindi (2009). Clarinet Project: Analysis of the impact of climate change on agriculture and forestry system Tuscan, Italian Journal of Agronomy.  Immagine-Moriondo          

Italia fanalino di coda

La Comunità Europea ha posto il tema dell'adattamento ai cambiamenti climatici tra le priorità e sta investendo molto in questa direzione. Un quadro di questo sforzo è riportato nella piattaforma creata dalla Commissione e dall'Agenzia Europea per l'Ambiente http://climate-adapt.eea.europa.euA differenza di quanto sta accadendo in alcuni Paesi europei - spiega Giacomo Trombi - dove già si stanno valutando i risultati di alcune misure di adattamento, in Italia solo ora si sta completando il processo per la definizione di una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Questo processo, che vede coinvolti i Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, stakeholders, Regioni, ecc., potrebbe essere favorito dal contributo della Regione Toscana, all'avanguardia per quanto riguarda sia gli aspetti scientifici relativi ai cambiamenti climatici che per quanto riguarda il dinamismo, le competenze e la lunga tradizione del nostro settore viti-vinicolo, per la creazione di una serie di Osservatori permanenti su cambiamenti e adattamento in viticoltura”.

Chi sono i partecipanti alla prima fase dell'E-learning di E-Viticlimate

Tabella-partecipanti-E-Viticlimate

La didattica per prepararsi al Climate Change - Ultima modifica: 2014-02-05T22:21:03+01:00 da Redazione

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