Studiosi da tutto il mondo riuniti per fare il punto sulla vitienologia

IVAS, in trecento al servizio della qualità vitivinicola

Un incontro internazionale organizzato dalla Fondazione Mach e dal Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg

È iniziata oggi, 14 luglio 2015, al Palarotari di Mezzocorona la nona edizione – la prima in Italia – del simposio internazionale IVAS (In Vino Analytica Scientia), organizzato dalla Fondazione Mach e dal Centro di sperimentazione Laimburg. L’evento, ospitato al Palarotari di Mezzocorona, ha portato in Trentino circa 300 delegati provenienti da 30 nazioni, per ascoltare le 36 relazioni selezionate tra più di trecento contributi arrivati agli organizzatori. Il programma, che comprende anche 225 posters, è stato costruito con la partecipazione dei rappresentanti di tutti i maggiori atenei e centri di ricerca a livello mondiale. Nei quattro giorni di convegni si parla, tra le altre cose, dell’analisi chimica di vino, uva e liquori, di metabolomica, dell’autenticità dei prodotti, di chemiometria, di analisi sensoriale, senza tralasciare i riflessi delle diverse pratiche colturali sull’ambiente e sulla qualità del prodotto finito. Verranno inoltre presentate le idee più innovative attraverso le quali i chimici contribuiscono a mantenere la qualità e la diversità dei vini in tutto il mondo. Nella giornata inaugurale di oggi si è partiti con un workshop sulla metabolomica, ovvero la scienza che studia i prodotti delle reazioni chimiche, mentre alle 14 c’è stata l’inaugurazione del convegno alla presenza del presidente FEM Andrea Segrè e del direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Michael Oberhuber. “Viticoltura ed enologia hanno bisogno della scienza, di tecnologie alimentari, della chimica analitica e dell’analisi sensoriale. Un convegno come questo fa conoscere il territorio a personalità accademiche di tutto il mondo, oltre a generare un certo indotto economico. Inoltre, sappiamo bene che la ricerca alta prima o poi deve cadere in basso e per la viticoltura questa prospettiva è particolarmente rilevante”, ha spiegato il presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè. “Laimburg e la Fondazione Mach sono riusciti a portare in regione il più importante convegno sui composti del vino e ce l’hanno fatta perché hanno lavorato assieme. Nel settore vitivinicolo è fondamentale conoscere la qualità in modo oggettivo e scientifico: solo così ci si può distinguere come zona di eccellenza”, ha sottolineato il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Michael Oberhuber. Il convegno proseguirà domani con la sessione dedicata all’analisi chimica e alla composizione dell’uva, dei vini e dei liquori; giovedì si parlerà invece di metabolomica, chemiometria e autenticazione dei prodotti, mentre l’ultimo giorno di IVAS sarà dedicato all’analisi sensoriale. VQ è media partner di IVAS2015.

IVAS, in trecento al servizio della qualità vitivinicola - Ultima modifica: 2015-07-14T16:47:36+02:00 da Redazione

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