Affermare la cultura della qualità nel mondo dell’enogastronomia

Premio Ais-Franciacorta: decretato il miglior sommelier d'Italia

Una figura professionale dalla grandi potenzialità

Da sinistra: Antonello Maietta, Andrea Balleri e Maurizio Zanella. Si è svolta ieri, 25 novembre 2013, al teatro Elfo Puccini di Milano la finale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia – Premio Franciacorta 2013, l’importante riconoscimento che sottolinea l’impegno condiviso tra l’Associazione Italiana Sommelier e il Consorzio Franciacorta nell’affermare la cultura della qualità in tutto il mondo dell’enogastronomia. A vincere il titolo nazionale e l’ambito tastevin tricolore è stato Andrea Balleri, seguito da Emanuele Riva e Daniele Arcangeli. Una sfida appassionante quella dei 3 sommelier AIS giunti in finale. Dopo una selezione molto impegnativa iniziata in mattinata insieme agli altri nove pretendenti, oggi si sono misurati in una serie di prove di abilità aperte al pubblico, che non hanno mancato di stupire e coinvolgere tutti i presenti. Dalla descrizione organolettica al riconoscimento di quattro bevande alcoliche, dall’abbinamento cibo-vino al servizio di una bottiglia magnum Franciacorta e ancora l’accoglienza dei clienti e la presa dell’ordine in lingua straniera e una prova speciale di comunicazione. Al vincitore un assegno da 7.000 euro e 6 magnum di Franciacorta, consegnate da Maurizio Zanella, Presidente del Consorzio Franciacorta che, per il quarto anno consecutivo, è partner del Concorso con l’obiettivo di sostenere AIS nella diffusione della conoscenza delle più prestigiose realtà vitivinicole italiane e nella promozione della cultura del vino, di cui i sommelier sono i principali portavoce sia in Italia che all’Estero. “Se oggi nel nostro Paese si beve meglio e soprattutto con maggiore senso di responsabilità - ha dichiarato Antonello Maietta, Presidente dell’AIS - è anche grazie al contributo dei sommelier che, nei ristoranti, nelle enoteche, nelle aziende vitivinicole e ultimamente anche negli ipermercati, interpretano al meglio il ruolo di comunicatori del vino di qualità. Siamo davvero soddisfatti – prosegue Maietta – dell’ottimo livello di preparazione dei sommelier in gara che dimostra come la didattica di altissimo profilo di scuola AIS rappresenti uno strumento formativo autorevole per praticare con successo questa professione”. “Per la cultura della qualità in campo enologico - ha concluso Maurizio Zanella - il sommelier è il primo canale di diffusione. Per noi è un piacere essere al fianco di AIS anche quest’anno per la finale che vede protagonisti i migliori giovani protagonisti dell’enologia di oggi e di domani che possono e devono essere volano verso il consumatore della storia, della tradizione del territorio oltre che, ovviamente, del prodotto vino che, per l’Italia, rappresenta uno dei migliori biglietti da visita con cui presentarsi nel mondo”. Ma quali sono le principali competenze di questa nuova professione che si affaccia nel mercato del lavoro? Il sommelier è innanzitutto il responsabile della cantina. È tenuto infatti a conoscere le zone vitivinicole, i vitigni più diffusi e i vini che ne derivano, le denominazioni, la loro composizione e le caratteristiche organolettiche. Il Sommelier cura anche la stesura periodica della carta dei vini ed esalta gli abbinamenti dei cibi e dei vini scegliendo i prodotti più adeguati a tale scopo. Ma oggi, più che in passato, a questa figura professionale vengono richiesti specifici compiti manageriali di organizzazione, pianificazione, definizione, controllo, scelta e gestione del servizio di beverage. È infatti sua prerogativa acquistare bevande di qualità secondo il budget stabilito, lo stile del ristorante e della cucina e le possibilità di stoccaggio. Spetta a lui selezionare i prodotti dopo averli attentamente degustati e valutati in base al principio fondamentale del rapporto qualità/prezzo. Siamo di fronte insomma a un vero e proprio “manager del vino” che, per intenderci, sovrintende anche alla formazione del personale favorendo così una serena collaborazione tra i collaboratori di cucina e quelli di sala. In sala propone e consiglia al cliente il vino nel periodo ottimale di consumo. Ma non si ferma qui. Il sommelier serve anche la birra e l'acqua, bevande sempre più di moda nei ristoranti dove vengono redatte vere e proprie carte da accludere ai menu. Allo stesso tempo conosce bene il mondo dei distillati, dei liquori, delle birre, dei principali cocktail internazionali, della gastronomia e della cucina: un moderno tecnico della ristorazione a tutti gli effetti.

Premio Ais-Franciacorta: decretato il miglior sommelier d'Italia - Ultima modifica: 2013-11-26T08:52:30+01:00 da Redazione

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