Archiviata positivamente in marzo la prima vendemmia del 2024 in Argentina a Tupungato, Masi Agricola ha dato il via da qualche giorno alla vendemmia nei propri vigneti nelle Venezie e in Toscana. Già in corso di raccolta da più di dieci giorni le varietà precoci in Trentino, in Veneto e in Friuli.
Il meteo dell'annata
Le note dal vigneto del Gruppo Tecnico Masi fotografano per l’annata viticola 2024 l’andamento generale riscontrabile nel nord e centro Italia. L’inverno è stato più mite della norma sia per le temperature minime che per le massime. La primavera è stata particolarmente variabile con un aprile caratterizzato da situazioni metereologiche contrapposte: le prime settimane hanno registrato temperature quasi estive, ben al di sopra della media stagionale, mentre le settimane successive sono state più fredde, quasi invernali, con gelate tardive che hanno causato una riduzione delle rese in alcuni vigneti di fondo valle nel nord-est.
L’estate ha creato diversità notevoli tra i vigneti del nord e quelli del centro/Toscana: al nord con continue precipitazioni fino al mese di luglio e al centro sud con uno stress idrico costante. Le piogge del nord hanno favorito una lussureggiante vegetazione con una bagnatura costante della chioma e terreni umidi con conseguente pericolo di attacchi crittogamici. La prontezza di intervento e le zone vocate, dove il ristagno è ridotto, hanno fatto sì che nei principali vigneti del Gruppo i danni siano stati molto contenuti. Il mese di agosto ha registrato temperature fortemente sopra la media sia nelle minime che nelle massime, pertanto, si è registrato un aumento metabolico della vite; a oggi la maturazione risulta anticipata rispetto alla media e anche in relazione al 2023, con forte variabilità in funzione dell’età dei vigneti e del loro posizionamento.
Sandro Boscaini: "Trend irreversibile"
“La stagione vegetativa ci dà purtroppo una visione plastica dei cambiamenti climatici in atto e di un trend irreversibile. Fenomeni estremi, variazioni imprevedibili e anticipazioni di vendemmia. In queste condizioni fa la differenza la vocazione delle aree storiche e collinari, dove le situazioni pedologiche, la maggiore escursione termica giorno/notte, lo storico matrimonio dei terreni con le proprie varietà di elezione, assieme al tradizionale allevamento, nel nostro caso a pergola, riescono a mitigare gli impatti negativi. Questo è comprovato dai recenti studi del nostro Gruppo Tecnico con il team del Prof. Brancadoro dell’Università Statale di Milano” commenta Sandro Boscaini, Presidente di Masi conosciuto come Mister Amarone. “Per i vini d’Appassimento e l’Amarone, ai quali Masi dedica una particolare competente cura, ci attendiamo in Valpolicella Classica una buona vendemmia anche se non abbondante. Abbiamo ancora un paio di settimane di trepidazione, auspicando che clima avverso non comprometta all’ultimo minuto la raccolta.”