Con il primo bilancio di sostenibilità Bortolomiol presenta i risultati raggiunti dopo un lavoro di oltre un decennio sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Bortolomiol, situata a Valdobbiadene (TV) e guidata oggi da una governance interamente femminile, ha posto alla base della sua mission la tutela del paesaggio, iniziata quasi un secolo fa, quando il suo fondatore Giuliano “voleva fare qualcosa per le colline”.
«Questo report è un passo fondamentale del nostro cammino verso una produzione più attenta e sostenibile per l’ambiente e più rispettosa per le persone – dichiara Maria Elena Bortolomiol, Presidente della cantina -, Siamo riusciti, così, a raggiungere concretamente risultati che si ispirano a 5 dei 17 obiettivi SDGs (Sustainable Development Goals), definiti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ONU. Il lavoro che oggi presentiamo non è un punto di arrivo, ma un nuovo passo di un percorso intrapreso molti anni fa con azioni concrete. Ogni giorno ci prefiggiamo di essere sempre più testimoni di una tradizione vitivinicola lunga ma anche custodi del futuro»
Obiettivo SDG 15 – Vita terrestre
Bortolomiol promuove la biodiversità in vigneto e lavora per preservare e migliorare la salute del nostro ecosistema locale. Per tutelare la biodiversità del vitigno Glera, l’azienda ha sviluppato un progetto che prevede la salvaguardia, lo studio e il ripristino di materiale genetico di vecchi ceppi di vite autoctoni dell’area del Conegliano Valdobbiadene, recuperando le piante più stabili, di oltre cinquant’anni.
È stato avviato anche il bio-monitoraggio delle vigne inserendo degli alveari a ridosso dei vigneti: le api, insetti altamente sensibili all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, diventeranno indicatori preziosi dello stato di salute dell’ecosistema.
Obiettivo SDG 13 – Azione per il Clima
Nel 2008 Bortolomiol ha inaugurato il vigneto biologico e nel 2011 ha introdotto il protocollo Green Mark, disciplinare rivolto ai viticoltori per produrre uve di migliore qualità con un minimo impatto ambientale e a oggi i conferitori che adottano il protocollo sono quasi la totalità.
Inoltre, assieme alla società Indaco2 l’azienda ha elaborato un’analisi del ciclo di vita (LCA) di Ius Naturae Biologico e Grande Cuvée del Fondatore Rive di San Pietro di Barbozza, per calcolare le emissioni di Co2 e le fonti di compensazione, in questo caso il bosco di proprietà sul Monte Cesen.
Dal 2018 è stata svolta un’analisi del ciclo di vita, normata dagli standard ISO14040-44, che ha portato all’ottenimento della certificazione EPD per il prodotto Ius Naturae. L’impronta di carbonio per ogni bottiglia da 750 ml di Bortolomiol “Ius Naturae” è stata calcolata pari a 1,54 kg di CO2eq (-22% rispetto alle medie internazionali). L’azienda realizzerà anche la certificazione della Carbon Footprint aziendale, secondo lo standard ISO 14064-1:2019, nel corso del biennio 2023-2024.
È attenta e sensibile verso l’utilizzo e la gestione della risorsa idrica, una sfida sempre più importante, soprattutto in collina a cui vanno sommate tutte buone pratiche adottate nella gestione generale della produzione, come ad esempio, l’attenzione verso i consumi energetici durante tutte le fasi di lavoro.
Obiettivo SDG 12 – Consumo e Produzione Responsabile
Bortolomiol è impegnata nella riduzione dell’impatto ambientale delle attività, adottando pratiche agricole sostenibili, minimizzando gli sprechi e promuovendo la responsabilità nei confronti dei prodotti. Negli anni è stata promossa una gestione che mettesse al primo posto il contesto nel quale Bortolomiol opera, la parte più storica della Denominazione, Valdobbiadene, e che valorizzasse l’artigianalità dei viticoltori che da generazioni si prendono cura delle colline. Inoltre, l’adozione di un sistema fotovoltaico consente l’utilizzo di energia pulita ed è sviluppato un crescente riciclo per il riutilizzo dei materiali.
Obiettivo SDG 5 – Parità di Genere
La governance a conduzione femminile è un esempio tangibile dell’impegno aziendale per la parità di genere. Bortolomiol sostiene attivamente l’empowerment delle donne e promuove l’uguaglianza di opportunità all’interno e all’esterno dell’azienda. Oltre il 90% del personale della cantina proviene da Valdobbiadene e da paesi limitrofi della provincia di Treviso, numeri che rappresentano la dimostrazione tangibile dell’impegno a mantenere nel territorio le proprie eccellenze e a valorizzare le competenze di un personale altamente qualificato, in grado di condividere i valori Bortolomiol. Le politiche di gestione, la formazione e lo sviluppo del personale, la promozione di una cultura aziendale inclusiva e l’impegno costante per il benessere dei dipendenti sono temi di rilevanza centrale e strategica per l’azienda. Bortolomiol crede che il suo successo sia fortemente connesso alle relazioni che costruisce e ai legami con i dipendenti, fornitori, clienti e la comunità in cui opera.
Obiettivo SDG 1 – Nessuna Povertà
Bortolomiol crede che la lotta alla povertà inizi dal proprio territorio ed è attiva a livello locale attraverso iniziative di responsabilità sociale d’impresa, creando opportunità di lavoro e fornendo formazione ai membri della comunità. Il contributo di Bortolomiol alla valorizzazione, allo sviluppo del territorio, nonché alla tutela del patrimonio storico-artistico locale è testimoniato attraverso la collaborazione attiva con enti e istituzioni, come ad esempio le università, le amministrazioni pubbliche che condividono i valori di preservazione e promozione dell’area.
«Il primo Bilancio di Sostenibilità di Bortolomiol – afferma Alberto Castagnetti, Senior Consultant di Reliant – è stata l’occasione per misurare e mettere nero su bianco i risultati raggiunti in questi anni sulle diverse direttrici della sostenibilità. Il progetto che ha portato alla realizzazione di questo report, redatto in conformità ai principi internazionali GRI Standard, è stato svolto con il supporto attivo di tutto il management aziendale e dei suoi referenti funzionali, permettendo, in primo luogo all’azienda, di interrogarsi sulle questioni di sostenibilità e successivamente di sviluppare i processi che stanno alla base della divulgazione di informazioni non finanziarie, fondamentali per il continuo monitoraggio e miglioramento delle performance».