L’assessore all’Agricoltura della Provincia autonoma di Trento, Giulia Zanotelli ha fortemente voluto il Trentodoc Festival per celebrare le bollicine di montagna quale punta di diamante dell’agricoltura trentina.
Con quale spirito vi accingete a celebrare la seconda edizione dopo l’ottimo successo del 2022?
Trentodoc Festival – risponde - rappresenta un’opportunità straordinaria per valorizzare l’eccellenza di un prodotto simbolo dell’agricoltura locale. Un contesto ideale per riunire produttori, enologi, appassionati e visitatori interessati a scoprire la ricchezza e la qualità dei Metodo classico trentini. Sarà anche l’occasione per consolidare l’immagine del Trentino tra le principali aree vocate per le bollicine di qualità nel mondo. L’occasione per accrescere ulteriormente la reputazione dei vini e a promuovere il nostro territorio come una destinazione enoturistica di prim’ordine.
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Quali sono le ragioni che hanno favorito uno sviluppo così accelerato del Trentodoc?
È vero: le vendite sono raddoppiate in soli 10 anni è il motivo è legato alla qualità dei vini stessi, per i quali i produttori utilizzano tecniche tradizionali e selezionano uve di eccellenza. Identità e tradizione rappresentano infatti l’elemento distintivo del Trentodoc, che l’Amministrazione provinciale vuole sviluppare ulteriormente scommettendo sull’enoturismo.
Con quali azioni contrastate l’impatto del climate change?
La capacità di adattamento è una sfida per tutti gli agricoltori. Le conseguenze sono anche sul fronte fitosanitario. Le risposte arrivano dalla stretta collaborazione tra Provincia, Fondazione E. Mach (Fem) e mondo vitivinicolo, Un esempio è l’adozione del “piano flavescenza” e l’introduzione della norma che prevede l’estirpo coatto (anche nei terreni incolti e abbandonati) e il blocco del fascicolo aziendale per coloro che non si adeguano alle disposizioni del piano.
E sul fronte della promozione, quanto pesa il ruolo di Trentino Marketing?
Come ente di promozione turistica e territoriale, Trentino Marketing ha l’obiettivo di valorizzare e diffondere l’eccellenza dei prodotti locali. Nel corso degli ultimi anni è stata dedicata particolare attenzione al settore vitivinicolo, potenziando le azioni che associano la qualità delle produzioni con quella del territorio che le esprime.
Uno dei temi decisivi del suo assessorato è quello della sostenibilità: è soddisfatta dei risultati?
Solo puntando ad obiettivi sempre più ambizioni in termini di qualità e di sostenibilità può essere assicurata la competitività delle nostre produzioni agroalimentari. Per questo, fin dalle prime fasi di questa legislatura, abbiamo condiviso obiettivi e percorsi nell’ambito del Tavolo verde provinciale. Il miglioramento progressivo dei disciplinari di produzione integrata, le azioni di contrasto alle fitopatie, anche attraverso azioni di lotta biologica, gli investimenti per una gestione sempre più efficace e sostenibile degli effluenti zootecnici, il potenziamento delle azioni per la gestione del rischio, sono solo alcune delle linee di azione sostenute e perseguite con convinzione.
Mi preme rimarcare che parlare di sostenibilità oggi richiede un approccio a 360°, dove alla sostenibilità ambientale deve essere affiancata con pari dignità quella economica. Da ultimo evidenzio le importanti novità su cui stiamo lavorando per l’introduzione di un Piano irriguo provinciale e per uno sviluppo tecnologico dell’uso dell’acqua in agricoltura, nell’ambito di un ambizioso progetto che coinvolge Fbk, Fem e Trentino Digitale.
Per info: www.trentodocfestival.it
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