
Un’assemblea dei soci molto partecipata e la riconferma di Enrico Amico, imprenditore agricolo campano, a presidente di Demeter Italia.
Sabato 31 maggio, nella sede dell’associazione a Sorbolo Mezzani (PR), l’assemblea elettiva ha scelto il direttivo che guiderà l’attività dell’associazione per i prossimi tre anni, un’importante occasione di confronto con i soci licenziatari del marchio che certifica la qualità della produzione agricola biodinamica. Prima di procedere con le votazioni del nuovo cda è stato approvato il bilancio e l’aumento del numero, da 7 a 9, dei consiglieri presenti nel Consiglio di amministrazione. Si sono poi svolte le operazioni di voto, in presenza e in modalità online per raggiungere tutti i soci italiani.
Il CdA in carica
Le preferenze di voto hanno confermato gran parte dei consiglieri in carica nel triennio 2022-2025: Enrico Amico (Az. agricola Enrico Amico – CE), Marco Paravicini Crespi (Cascine Orsine – PV), Alois Lageder (Az. Alois Lageder – BZ), Elisabetta Foradori (Az. agricola Foradori – BZ), Paolo Fontanabona (Az. agricola Fontanabona – VR) e Carlo Boni Brivio (Az. Il Cerreto – PI). Fanno il loro ingresso nel Cda Demeter Italia Maria Grazia Minisci (Az. Minisci Maria Grazia – CS), Argentino Trolli (Az. agricola Passioni Vitae – CH) e Giuseppe Zulli (Az. Zulli Giuseppe – CH).
Per non fermare le attività dell’associazione i neoeletti si sono subito confrontati per affidare l’incarico alla presidenza. Enrico Amico, eletto con il massimo consenso dall’assemblea, è stato dunque confermato nel ruolo di guida di Demeter Italia. Marco Paravicini Crespi, 35 anni, il più giovane eletto nel direttivo, è stato nominato vicepresidente, ruolo precedentemente ricoperto da Alois Lageder. Nelle prossime settimane ai consiglieri saranno affidate le deleghe.
Il riconoscimento del lavoro svolto negli anni
L’incarico a Enrico Amico e l’apprezzamento per i consiglieri confermano l’importante lavoro svolto negli ultimi anni, anche a livello internazionale. Demeter continua dunque a crescere per tutelare la qualità delle produzioni biodinamiche e sostenere i produttori e trasformatori biodinamici italiani.
“Vedere riconosciuti anni di impegno per rafforzare e valorizzare l’agricoltura biodinamica in Italia – spiega con soddisfazione Amico – per me e i consiglieri confermati rappresenta un traguardo condiviso e un motivo di ulteriore crescita futura. Demeter Italia guarda molto avanti, perché l’agricoltura biodinamica certificata vuole tracciare un futuro di benessere per l’uomo, gli animali, le piane e la nostra terra. Questa idea ci spinge a fare del nostro meglio”.
La progettualità
Amico parla dei progetti in corso e di quelli che verranno: “Presto i progetti che sono stati sviluppati negli ultimi anni porteranno a novità e a nuovi servizi. Un esempio è l’elaborazione degli Standard sociali Demeter Italia, che permetteranno un’evoluzione dell’attuale certificazione anche sul piano della RSI (Responsabilità sociale d’impresa): l’attenzione al sociale e tutto quanto a esso collegato è connaturata all’azienda biodinamica e vogliamo rafforzare questo percorso per sostenere i licenziatari. Arriveranno anche un nuovo piano tariffario, un market place per le aziende e molto altro ancora. Guardiamo poi ai giovani agricoltori biodinamici, ai temi e alle necessità che porteranno in Demeter Italia. Su questo fronte stiamo lavorando molto, perché se ci interessiamo al futuro dell’agricoltura e dell’ambiente, necessariamente il tema del passaggio generazionale è di centrale importanza. Ci sono poi le Comunità biodinamiche Demeter, che stanno crescendo in tutta Italia, e con esse l’associazione è in dialogo. Ogni territorio porta con sé una storia, una tradizione, un autentico patrimonio culturale da salvaguardare. Il prossimo triennio guarderà anche a un ulteriore sviluppo a livello internazionale. Il confronto attivo con la Biodynamic Federation Demeter International (BFDI), grazie a commissioni tematiche e gruppi di lavoro, permetterà di sviluppare la conoscenza del marchio, i valori dell’agricoltura biodinamica e delle produzioni nel mondo. Siamo già al lavoro”.