Gortani srl, azienda italiana con sede ad Amaro (UD), protagonista nella progettazione, produzione, commercializzazione e installazione di serbatoi, autoclavi, vinificatori e impianti per la vitivinicoltura, ha presentato il suo primo report di sostenibilità in occasione della fiera Simei.
Il documento presenta azioni, progetti e i primi dati quantitativi e qualitativi relativi al percorso di cambiamento intrapreso da Gortani per raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e di gestione (ESG). Il report definisce inoltre la visione e i futuri impegni di sostenibilità verso i quali l’azienda concentrerà i propri investimenti nei prossimi anni.
«Per Gortani essere sostenibili significa compiere scelte lungimiranti e concretizzarle in strategie produttive, volte a ridurre, in modo sempre più significativo, l’impatto della nostra attività sull’ambiente e sulla società, creando inoltre un adeguato ambiente lavorativo. Questo documento nasce dalla volontà di condividere con i nostri stakeholders il percorso di cambiamento che, come PMI, abbiamo intrapreso, raccontando cosa finora e spontaneamente abbiamo fatto e quali saranno i nostri prossimi passi», commenta Federica Gortani, HR Manager e terza generazione dell’azienda.
Una crescita solida fondata su qualità, sostenibilità e innovazione
Con un fatturato di 35,6 milioni di euro nel 2023 (+5,5% sul 2022) e una quota di mercato superiore al 25%, Gortani conferma il suo percorso di solida crescita e si posiziona oggi come leader nazionale del settore. L’offerta del marchio include 4 diverse famiglie di prodotti (serbatoi da stoccaggio, autoclavi di spumantizzazione, vinificatori, impianti di scale e passerelle) e si distingue non solo per la flessibilità e la customizzazione produttiva (dimensioni, capacità di contenimento, prestazioni, ecc.), ma anche e soprattutto per la qualità di lavorazioni artigianali, finiture e tecnologie innovative dei suoi prodotti.
Negli ultimi anni Gortani ha dedicato particolari sforzi per incrementare la quota di utilizzo e produzione di energie rinnovabili e ridurre i consumi. Nel 2023, presso la sede di Amaro, l’azienda ha prodotto 650 kWh di capacità da impianto fotovoltaico, tradotti in un’autosufficienza energetica pari al 80% nei mesi estivi e fino al 60% nei mesi invernali. Sempre nello stesso anno l’azienda ha portato avanti importanti lavori di ampliamento dell’impianto fotovoltaico (FTV2) che, insieme al nuovo processo di ottimizzazione dei consumi, permetterà a Gortani di raggiungere il 100% di autonomia energetica. Le lavorazioni Gortani si concentrano nelle ore diurne e serali per consentire l’impiego quasi esclusivo dell’energia rinnovabile autoprodotta, mentre per ottimizzare i consumi l’illuminazione di impianti e uffici è affidata a sistemi a LED autoregolanti.
Al centro degli sforzi dell’azienda c’è anche la volontà di controllare le emissioni e di ridurre rifiuti e sprechi: l’intero ciclo produttivo Gortani adotta principi di sostenibilità e utilizza acciaio al 97% proveniente da fornitori italiani. Spiega Federica Gortani: «Il 93% dell’acciaio che acquistiamo proviene da recupero per rottamazione ed è trattato utilizzando fonti rinnovabili, con processi di produzione studiati al fine di ridurre il più possibile sprechi e scarti di lavorazione. Offriamo inoltre ai nostri clienti il servizio di ritiro e ripristino dei prodotti usati (serbatoi, autoclavi e vinificatori) dando loro nuova vita e rimettendoli poi sul mercato, in un’ottica di economia circolare».
La celebrazione del progetto in un’opera d’arte
La cerimonia di presentazione del report di sostenibilità Gortani si è svolta alla presenza di tutto il management aziendale, insieme a collaboratori, dealer, clienti, stampa e istituzioni, ed è stata accompagnata da una live performance a cura di Roberto Candotti, in arte OBI, grafico, writer e pittore friulano originario di Tolmezzo (UD). Utilizzando come tela due autoclavi Gortani esposte all’interno dello stand, OBI ha realizzato l’opera artistica intitolata “To Get There”, attirando gli sguardi dei visitatori della fiera. Essenziale, moderna e potente, l’opera celebra un futuro in cui tecnologia e umanità si fondono in totale armonia, attraverso la rappresentazione di un androide d’acciaio dal volto femminile che interagisce con gocce di colore che giocano sulla superficie e richiamano a livello cromatico gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.