Sarà presentato al prossimo Vinitaly il progetto "Cantina Sottomarina" dell'azienda Paololeo, nel Salento, di cui VVQ aveva già dato notizia nei mesi scorsi.
Domenica 2 aprile, alle ore 15:00, presso la Sala Convegni del Padiglione Puglia, si illustrerà l'iniziativa che prevede la maturazione in mare di 1.011 bottiglie.
Solo 5 le cantine "sottomarine" in Italia
Dopo un anno di affinamento sui lieviti, la pregiata partita di Metodo Classico Pas Dosé trascorreranno 12 mesi a 30 metri di profondità nei fondali delle coste salentine. Attualmente in Italia sono 5 le cantine che hanno adottato questo metodo, in Puglia è Cantine Paololeo la prima a sperimentarlo, mentre in tutto il mondo si contano poco più di 30 casi.
Il fondale marino come frigo naturale
Il progetto viene presentato dal carattere green, perché si utilizzerà il fondale marino come frigorifero, con temperatura costanti a 12-14 gradi, limitando i consumi energetici e abbattendo le emissioni di Co2, fattori importanti per la Cantina Paololeo, azienda certificata Equalitas.
Le onde favoriscono il remuage
Gli studi ritengono che l’oscillazione delle onde possa far avvenire un remuage più duraturo e costante, iniziando il processo di autolisi nei lieviti, fase in cui si distruggono le pareti cellulari con il conseguente rilascio delle proteine.
Altro fattore importante si ritene possa essere rappresentato dalla pressione, proporzionale alle temperature.
Il progetto è partito cinque anni fa
“Le ricerche sulla fattibilità del progetto hanno avuto inizio tra il 2018 e il 2019, con l'azienda che ha presso contatto con il dottor Lugano della Cantina Abissi, ideatore dell’affinamento in mare; l’arrivo della pandemia ha rallentato il percorso avviato, ma alla Paololeo si sono comunque portati avanti con le ricerche e con gli aspetti burocratici.
Paololeo, 70 ettari e due cantine
PaoloLeo è una cantina a conduzione familiare nata ufficialmente nel 1989. L’azienda possiede 70 ettari di vigne, con impianti a spalliera di circa 15 anni e ad alberello di oltre 40 anni, e due cantine: una a San Donaci, zona di produzione del Salice Salentino DOC e una a Monteparano, zona di produzione del Primitivo di Manduria DOC.
I vitigni coltivati sono quelli autoctoni del territorio salentino: Primitivo, Negroamaro, Malvasia Bianca e Nera di Lecce.
Il "varo" è fissato per il 15 aprile a Porto Cesareo
Tornando al mare, dopo la presentazione al Vinitaly, sabato 15 aprile, alle ore 11:00, in piazza Nazario Sauro di Porto Cesareo, l'azienda ha annunciato il “varo” del vino spumante pas dosé “MORMORA”.
L'Area marina protetta un valore aggiunto
"A nome di tutta l'azienda - spiega l’enologo Nicola Leo - un ringraziamento particolare va al Comune di Porto Cesareo, alla Capitaneria di Porto e all’Area marina protetta per aver condiviso questo progetto che aggiunge una nuova sperimentazione a quelle made in Puglia".