La pratica dell'affinamento dei vini negli abissi marini non rappresenta più una novità assoluta.
Diversi sono ormai i casi segnalati sia in Italia (Emilia Romagna, Sardegna, Liguria, Toscana) che all'estero (Grecia e Croazia), tanto da aver ormai superato la soglia della pratica sperimentale.
Ogni cantina interessata potrà fare domanda
In Puglia, però, a San Cesareo, a fare notizia è una delibera della Giunta Comunale con la quale si prevede la realizzazione di una cantina "cooperativa" nei fondali dell'area marina protetta del Mar Jonio.
Perchè cooperativa? Perchè tutte le aziende viti-vitinicole interessate potranno fare domanda di "ammissione".
Atto di indirizzo comunale per l'affinamento
L'idea è partita dalla richiesta di una nota cantina della zona. Da lì l'Amministrazione municipale ha definito un atto indirizzo affinché si predisponga quanto necessario per consentire, in via sperimentale, la pratica da parte della cantina richiedente come di altre realtà che avanzeranno la stessa richiesta.
Ogni azienda potrà immergere massimo due ceste
A breve, dunque, si addiverrà alla pubblicazione di un avviso pubblico che disciplinerà tutto in modo preciso: ogni azienda potrà essere autorizzata ad immergere massimo 2 ceste con ingombro massimo di mt. 1,50x1,50x1,50 ognuna; ogni cesta dovrà avere una targhetta con indicazione dell'azienda titolare.
Concessione demaniale per massimo un anno
La concessione demaniale, in via sperimentale, dovrà avere la durata di un anno; le ceste potranno essere posizionate solo nella zona C dell'Area Marina Protetta e previo parere del consorzio; le bottiglie dovranno contenere la dicitura “affinata nell'area marina protetta di Porto Cesareo”.
Terra e mare per valorizzare la vocazione turistica
“Non abbiamo vigneti e cantine a Porto Cesareo – ha spiegato la sindaca Silvia Tarantino - ed è per questo che ancora più straordinario è il legame con il territorio salentino, tra terra e mare attraverso la valorizzazione di tutte le risorse anche al fine di rafforzare la vocazione turistica".