Ha preso il via il roadshow del Vinitaly, una missione che, dal 19 gennaio al 23 febbraio, in collaborazione con ICE e il sistema camerale, toccherà 9 Paesi con 13 tappe in 3 continenti, tra Europa, Asia e Nord America, in aree nelle quali sono destinati complessivamente i due terzi del totale delle esportazioni del vino italiano.
L'iniziativa servirà a fare da traino all'edizione numero 55 del Vinitaly, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile.
Le tappe della trasferta del Vinitaly
La prima tappa è stata il 19 gennaio a Rust (Austria), con a seguire Princeton (Usa) il 23 gennaio, New York (Usa) il 24 e 25 gennaio, Copenaghen (Danimarca) sempre il 24 gennaio; in febbraio, il calendario prevede gli appuntamenti di Chicago (Usa, 2 febbraio), Monaco (Germania, 6 febbraio), Bruxelles (Belgio, 7 febbraio), Zurigo (Svizzera, 8 febbraio), Londra (Regno Unito, 8 febbraio), Cardiff (Regno Unito, 9 febbraio), Tokyo (Giappone, 21 febbraio) e Seoul (Corea del Sud, 23 febbraio).
Fiera di Verona guarda all'Asia e al Sud America
Il roadshow è ritenuto anche una occasione importante per esplorare nuove opportunità per la presenza stabile della Fiera di Verona su alcuni mercati di interesse, come già in atto con Wine To Asia e Vinitaly China Road Show per la Cina e la più ampia area del Far East, e con Wine South America per il Brasile e il continente sudamericano. Il tutto sempre con l'obiettivo della promozione delle etichette dei vini italiani all'estero.
50.000 km di viaggio verso i Paesi-obiettivo
"Si tratta - ha evidenziato l’ad Veronafiere, Maurizio Danese - di una iniziativa di promozione senza precedenti nella storia di Vinitaly, che implementa l’importante investimento di oltre 3 milioni di euro per l’incoming di buyer ed operatori in vista della prossima fiera".
"Saranno 50.000 chilometri complessivi di viaggio verso i Paesi-obiettivo che rappresentano, sia in chiave prospettica che di consolidamento, buona parte del presente e del futuro commerciale del vino italiano nel mondo".
Tour interno tra le principali imprese italiane del vino
Al progetto di incoming internazionale, che include anche un percorso formativo allo scopo di diffondere la conoscenza dell'unicità e varietà del patrimonio enologico italiano verso i buyer, l'horeca e i mass media, spiega una nota di VeronaFiere, è abbinato un tour interno tra le principali imprese italiane del vino, per mettere a fuoco innovazioni legate al business to business diretto aziende/buyer.