
«Il comparto vitivinicolo è quello che ha maggiormente subito i danni della pandemia, a iniziare dalle chiusure imposte a ristoranti e bar, in Italia e all’estero». Lo ha dichiarato la deputata Chiara Gagnarli (M5S), al termine del question time tenutosi oggi in commissione Agricoltura alla Camera sullo stato dei pagamenti per il comparto vitivinicolo.

Le misure più efficaci
La deputata ha poi proseguito: «L’intervento del Governo è stato importante ma è bene accelerare sulle erogazioni dei fondi messi a disposizione del settore, sburocratizzando le procedure che coinvolgono Agea, e focalizzandosi sulle misure che hanno trovato migliore accoglienza tra le imprese come lo stoccaggio privato e la distillazione di crisi».
Vendemmia verde sotto al 40%
Per la riduzione delle rese sono giunte al Ministero delle Politiche Agricole 5.480 domande, con una richiesta di contributo di 38,2 milioni di euro di cui circa 6 milioni saranno erogati il 20 aprile.
Distillazione ok dove sostenuta anche dalle Regioni
Per la distillazione di crisi, invece, le domande sono state 134 per 13,9 milioni di euro a cui si sommano i contributi integrativi regionali (Puglia 2,5 milioni; Lazio 1 milione; Umbria 128mila euro).
Stoccaggio privato over budget
Con lo stoccaggio privato, invece, si è superato lo stanziamento iniziale previsto in 9,54 milioni di euro.
«Per questo, in Legge di Bilancio abbiamo inserito ulteriori 10 milioni di euro ed è necessario raddoppiare i fondi affinché si possa erogarli celermente con il decreto attuativo già in lavorazione - prosegue Gagnarli -. A ciò si aggiunge la distillazione di crisi su cui invitiamo il Mipaaf ad aumentare il contributo così da renderlo finalmente appetibile per le imprese. I livelli di vino in cantina, infatti, sono tuttora elevati: a dare una boccata d’ossigeno ha contribuito il cosiddetto pegno rotativo, inserito con un nostro emendamento al 'Cura Italia'. Uno strumento da diffondere sempre più, con cui siamo riusciti a garantire nuova liquidità al settore».