La vendemmia in Sicilia si protrarrà ancora per circa un mese, confermandosi la "più lunga d'Italia", con inizio a fine luglio dalla costa occidentale dell'isola spostandosi gradualmente verso Sud Est e poi concludersi, a ottobre inoltrato, sui rilievi più alti.
Lo ricorda Antonio Rallo, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, che conferma come le previsioni vendemmiali siciliane sono in linea con quelle nazionali dell'Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate negli scorsi giorni al Mipaaf.
Si prevede un calo del 15% di uva prodotta
Il Consorzio riscontra in media un 15% in meno di uva prodotta, che scende anche oltre il 20% in alcune aree, ma soddisfacente dal punto di vista della qualità.
Da segnalare che, in controtendenza con gran parte d'Italia, dal primo ottobre 2021 le precipitazioni in Sicilia sono state in media di un 15% superiori rispetto all'anno precedente e in generale rispetto alla media degli ultimi 20 anni.
La qualità si sta attestando sopra la media
"Il forte caldo registrato a giugno - spiega Rallo - in un momento delicato per lo sviluppo delle dimensioni dell'acino dell'uva, ha inciso sul suo calibro e ha comportato cali di resa in termini di quantità".
"Bacca piccola fa buon vino - sottolinea - del resto il percorso dell'uva, a partire dalla fioritura, è stato buono: ci aspettiamo che la qualità, grazie alla gestione attenta dei vigneti e anche dell'irrigazione, sia certamente sopra la media".
