Il mancato aumento dell’Iva è una buona notizia per la vendemmia in corso, che deve affrontare uno storico calo dei consumi di vino in Italia pari al 7,2% rispetto allo scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato sull’aumento dell’Iva sulla base degli acquisti familiari di vino nel primo semestre del 2013 secondo Ismea. L’aumento dell’ imposta sul valore aggiunto dal 21 al 22% rischia – sottolinea la Coldiretti - di dare il colpo di grazia agli acquisti di vino sul mercato nazionale, che sono scesi al minimo storico dall’Unità d’Italia con appena 22,6 milioni di ettolitri, rispetto ai 29 milioni di ettolitri bevuti negli Stati Uniti e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia nel 2012. In realtà – conclude la Coldiretti - l’aumento dell’Iva rischia di avere un effetto depressivo per l’intera economia che deve affrontare un drammatico calo dei consumi sul piano interno.
Di fronte a un calo dei consumi interni "storico"