La Delizia Viticoltori Friulani, cantina cooperativa di Casarsa della Delizia (Pordenone) tra le prime 10 realtà nazionali per la produzione di spumanti, ha presentato il primo Prosecco Doc Extra Dry (Uva) sostenibile, a Glaunicco di Camino al Tagliamento (Udine).
Un progetto che ha coinvolto le realtà che credono, come l’azienda friulana, in valori quali l’attenzione e la salvaguardia dell’ambiente e che li traducono in azioni concrete all’interno delle loro attività. Dal vino ottenuto da uve certificate SQNPI, alla bottiglia in vetro riciclato (Extral di Verallia), passando per il tappo di sughero certificato (Spark-02 di Amorim Cork), la gabbietta in alluminio (Icas), fino all'etichetta stampata su carta ottenuta dalla lavorazione di residui d’uva, che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente dal legno (Favini Crush Grape).
Si tratta della prima progettualità di questo tipo, che segue le linee guida aziendali riassunte nel poggetto valoriale: “Visionari. Sostenibili. Responsabili”.
Un percorso di crescita e in continua evoluzione iniziato in occasione del 90° anniversario de La Delizia, con la scelta di inserire una farfalla nel logo aziendale, simbolo di rispetto ambientale, di trasformazione, della vocazione all’evolvere, in linea con la visione di agricoltura sostenibile che per la cantina è diventata responsabilità nella gestione delle risorse, ma anche responsabilità in termini di sostenibilità economica e sociale.
Visionari, sostenibili, responsabili
«Per La Delizia la sostenibilità è un punto imprescindibile - ha dichiarato il presidente, Flavio Bellomo -. Abbiamo scelto di essere visionari, sostenibili e responsabili nei nostri metodi produttivi e di approccio al mercato, rispettando il territorio e i consumatori. Da questo percorso intrapreso in occasione del 90° anniversario, rispondendo alle sfide poste dal Covid-19, non si torna indietro, anche perché è la stessa domanda di Prosecco a richiedere sempre più rispetto per l'ambiente e le comunità da cui il vino nasce».
«In un momento in cui si parla tanto di sostenibilità - ha aggiunto il direttore generale, Mirko Bellini - La Delizia vuole concretizzare con i fatti tale impegno presentando questa bottiglia. Il prodotto, in edizione zero, dimostra che c'è tutta una filiera, la quale coinvolge anche le barbatelle e i trasporti, che può essere declinata in maniera sostenibile. Da qui partiamo per arrivare, prossimamente, a un'etichetta che sarà commercializzata. Oggi si traccia un solco dal quale non si torna indietro, un percorso che dovremo seguire per rimanere al passo con i tempi».