Il progetto di ecodesign di Argea per Gualdo di Poderi dal Nespolo

Argea
Argea presenta i risultati del Report di Sostenibilità 2024 e lancia il nuovo Gualdo di Poderi dal Nespoli, primo vino biosimbiotico progettato in ecodesign

La sostenibilità e l’innovazione nel settore vitivinicolo sono state al centro del dibattito di HABITAT, il terzo appuntamento dedicato alla sostenibilità promosso da Argea. La tavola rotonda, moderata dal giornalista Giorgio Dell’Orefice (Radiocor e Il Sole 24 Ore), ha visto la partecipazione di Daniele Colombo – Wine & Spirits Category Manager di EsselungaAlessandro Rossi – National Category Manager Wine di PartesaMatteo Basinotti – Amministratore Delegato di M2X Fortis, e per Argea, Michael Isnardi – QHSE & Sustainability DirectorGiacomo Tarquini – Group Marketing Director e Scipione Giuliani – Direttore Acquisti Vino & OPS Romagna.

«Come azienda leader del vino in Italia, che esporta la maggior parte della propria produzione nel mondo, sentiamo la responsabilità di guidare il settore verso un futuro più sostenibile. Le nuove generazioni di consumatori, sempre più attente all’impatto ambientale e sociale, ci chiedono autenticità e impegno concreto: i risultati raggiunti dimostrano che competitività e responsabilità possono convivere, creando valore per l’azienda, per i territori e per il mercato globale», ha commentato Massimo Romani, Amministratore Delegato di Argea.

In questa occasione, Argea ha presentato il proprio progetto di ecodesign, il nuovo Gualdo di Poderi dal Nespoli: primo vino dell’azienda certificato biosimbiotico, prodotto in 10.000 bottiglie che mira a unire viticoltura rigenerativa, valorizzazione del territorio e packaging sostenibile: capsula, tappo, etichetta e bottiglia sono tutti elementi progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale, con un alleggerimento del vetro del 16% rispetto agli standard e un potenziale risparmio annuo di oltre 460 tonnellate di vetro se estesa alle 7.700.000 bottiglie bordolesi Uvag utilizzate nel 2024 dal Gruppo.

Gualdo, il vigneto biosimbiotico

Gualdo si trova nel cuore della sottozona Predappio, culla storica del Sangiovese di Romagna. È vitato per l’85% a Sangiovese VCR6, clone di acino piccolo, ideale per vini longevi e di profilo alto, e per il 15% a Merlot e Cabernet Sauvignon. L’appezzamento, di 13,7 ettari, è condotto in regime biologico e certificato dal Consorzio Romagna – Distretto Bio-Simbiotico, primo in Italia ad aver ottenuto questa qualifica.

L’agricoltura biosimbiotica integra i principi del biologico con una pratica innovativa: l’inoculo nel terreno di microrganismi vivi (micorrize e bioti microbici non OGM) che vivono in simbiosi con le radici della vite. Questo rafforza la pianta, migliora l’assorbimento dei nutrienti, incrementa la biodiversità del suolo e accresce la capacità di resistenza agli stress idrici e climatici.

La vendemmia 2022 sarà ricordata per la siccità e le temperature eccezionalmente elevate. Una primavera asciutta e calda ha portato a un anticipo del germogliamento, confermato nei mesi di giugno, luglio e agosto, con una raccolta anticipata di circa 10 giorni rispetto alla media della zona. Alcune rare precipitazioni, cadute nei momenti cruciali della fisiologia della vite, hanno permesso di contenere lo stress delle piante. Decisive sono state le piogge di agosto, che hanno migliorato la disponibilità idrica e segnato la fine delle temperature estreme.

In questo contesto, le potenzialità dell’agricoltura biosimbiotica hanno consentito al vigneto Gualdo di superare le fasi più critiche di stress idrico: le viti hanno mantenuto un buon equilibrio vegeto-produttivo e le uve raccolte si sono presentate in ottime condizioni sanitarie e qualitative, confermando il valore di questo approccio anche in annate calde e siccitose.

Gualdo Romagna DOC Sangiovese Predappio 2022

La vendemmia, svolta manualmente a partire dal 12 settembre, è stata seguita dalla pigia diraspatura immediata delle uve in cantina. La fermentazione si è svolta in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, con una macerazione sulle bucce di circa dieci giorni e rimontaggi quotidiani per favorire l’estrazione delle componenti aromatiche e polifenoliche. Il vino ha quindi maturato in acciaio, così da preservarne freschezza ed integrità varietale, prima dell’imbottigliamento. La produzione conta circa 10.000 bottiglie. Nel calice Gualdo Romagna DOC Sangiovese Predappio 2022 si presenta di un rosso brillante con riflessi violacei. Al naso sprigiona profumi di frutta rossa fresca; al palato emergono ciliegia e viola, sostenute da un tannino fine e giovane, in equilibrio con freschezza e scorrevolezza. È un Sangiovese di Predappio che privilegia immediatezza e tipicità, con ottima versatilità gastronomica: perfetto con paste al ragù, arrosti e formaggi semistagionati.

Poderi dal Nespoli ha scelto Gualdo come progetto pilota per un packaging completamente sostenibile, sviluppato con criteri di economia circolare e riduzione delle emissioni:

  • Capsula: gommalacca naturale a base di cera d’api.
  • Tappo: tecnico microgranulato con leganti derivati da sottoprodotti della lavorazione dei cereali, senza fonti fossili.
  • Etichetta: composta da 15% cellulosa estratta da sottoprodotti della lavorazione dell’uva, 40% carta riciclata, 45% carta a marchio FSC. Con questa etichetta si favorisce la circolarità della filiera dando nuova vita a materiali di scarto della stessa.
  • Bottiglia: bordolese leggera da 300 g (–16% di vetro rispetto allo standard), con un potenziale risparmio annuo di oltre 460 tonnellate di vetro se estesa alle 7.700.000 bottiglie bordolesi Uvag utilizzate nel 2024 dal Gruppo Argea.
  • Scatole: cartone realizzato al 100% in carta riciclata.

Un progetto che è stato selezionato come caso di studio nell’ambito di un Progetto PRIN (Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale) guidato dall’Università di Chieti-Pescara, per misurare concretamente l’impatto dell’eco-design sulla filiera vitivinicola.

«Con Gualdo abbiamo voluto coniugare il valore del territorio di Predappio con un approccio alla sostenibilità che non riguarda solo la vigna, ma anche la bottiglia che arriva al consumatore – spiega Giacomo Tarquini, Group Marketing Director di Argea -. È un vino che mostra come il Sangiovese di Romagna possa essere interprete di innovazione, qualità e responsabilità ambientale allo stesso tempo».

Il Report di Sostenibilità 2024

Nel corso di HABITAT Argea ha presentato il Report di Sostenibilità 2024, che mette in evidenza risultati concreti e obiettivi misurabili lungo quattro direttrici: Filiera, Terra, Persone e Direzione. Tra i dati più significativi, l’86% dei fornitori di vino qualificati ESG (in crescita rispetto al 65% del 2023) e la copertura di oltre il 60% del vino acquistato attraverso il Patto di Sostenibilità della Filiera, che oggi coinvolge 26 cantine. Sul fronte ambientale, Argea ha acquistato il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili, ridotto i consumi del 7,3% in un anno e aderito alla Science Based Targets initiative per validare obiettivi di decarbonizzazione a breve termine e il net zero al 2050.

Anche in tema di risorse umane i progressi sono tangibili: il numero di infortuni si è quasi dimezzato, con indici di frequenza e gravità ben al di sotto dei target di frequenza e gravità rispettivamente di 5,67 e IG 0,21, mentre le ore di formazione sono state oltre 5.600, di cui quasi la metà dedicate a salute e sicurezza. Sul fronte del packaging, il tasso di riciclo ha raggiunto ottimi risultati grazie all’impiego di bottiglie riciclate (70%), cartoni (40%) e tappi (50%). Con l’adozione dei nuovi standard europei ESRS, Argea è tra le prime aziende italiane del vino a muoversi in linea con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

«Il nostro percorso di sostenibilità si fonda su dati misurabili e obiettivi chiari: riduzione delle emissioni, innovazione negli imballaggi, formazione delle persone, sicurezza sul lavoro e nuovi standard di rendicontazione. È un approccio che richiede metodo, collaborazione lungo tutta la filiera e capacità di innovare. Dobbiamo anche essere capaci di coinvolgere tutto il settore perché solo così la nostra filiera sarà più forte nelle sfide di oggi e domani: per questo lavoriamo perché i nostri partner, fornitori e clienti camminino con noi in un percorso comune, capace di generare valore condiviso nel tempo», conclude Michael Isnardi, QHSE & Sustainability Director di Argea.

Il progetto di ecodesign di Argea per Gualdo di Poderi dal Nespolo - Ultima modifica: 2025-09-23T15:43:42+02:00 da Paola Pagani

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