Alla luce di quanto emerso da media di sabato 29 settembre 2018, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg ritiene opportuno sottolineare alcuni aspetti:
- è evidente che sul territorio di produzione del Conegliano Valdobbiadene esiste un sistema efficiente di controlli sul prodotto che garantisce un’attenta tutela verso i consumatori. NAS, USSL, ARPAV, ICQRF - Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi, Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari e Valoritalia sono alcuni degli organi di controllo che operano con efficacia ed efficienza e che si ringraziano per questo;
- su 181 case spumantistiche e 433 vinificatori che operano sul territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco, sono solo due le aziende in cui è stata riscontrata un’anomalia da parte degli organi di controllo competenti; ciò significa che in generale esiste un sistema di produzione serio, attento e qualificato;
- è doveroso sottolineare che la presenza dello zucchero è una pratica autorizzata dalla legge nella fase della spumantizzazione e soprattutto non è dannosa per la salute del consumatore; lo stesso equivale per l’acido tartarico, anch’esso autorizzato in quanto acido naturale che si trova normalmente nell’uva; per quanto riguarda l’acido solforico è un prodotto che viene utilizzato per la sanificazione dei serbatoi e delle vasche.
Pertanto, a fronte di quanto pubblicato sugli organi d’informazione, è doveroso attendere lo sviluppo delle indagini al fine di conoscerne esattamente l’esito. Sulla base di questo, il Consorzio prenderà i necessari provvedimenti in difesa della reputazione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg.
In conclusione, anche questa è un’occasione per ricordare con soddisfazione l'eccellente lavoro di qualità che da cinquanta anni svolgono i nostri consorziati, che hanno saputo affermare nel mondo un grande prodotto: il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.